LA JUVENTUS NON DECOLLA. ORA LA CHAMPIONS PER RIACCENDERE GLI ANIMI. MA QUESTA JUVE NON SI RICORDA COME SI RIBALTANO LE PARTITE.
JUVENTUS- Testa alla Champions, per dimenticare un week-end di San Valentino tutt’altro che romantico. Vincono tutte, eccezion fatta per il Milan, e la bagarre per lo scudetto e per le posizioni che contano si fa sempre più accesa. Ma a questa Juventus, oltre evidenti limiti, manca anche un altro fattore, quello delle rimonte.
La Juventus di Pirlo non sa rimontare le partite. A dirlo non sono certo gli episodi, le recriminazioni o errori arbitrali, bensì i risultati.
Nelle tre sconfitte in campionato, solo l’ultima, quella con il Napoli lascia l’amaro di un ribaltone che poteva avvenire. Nelle altre invece nulla. Netta sconfitta con l’Inter, ed impresa impossibile con la Fiorentina.
Sono tuttavia i pareggi agguantati, ma mai trasformati in vittorie, a rendere più visibile incapacità bianconera nel ribaltare le sfide.
Roma, Crotone e Verona sono i tre esempi perfetti. Pareggi in situazioni di svantaggio, non capitalizzati. Per rendere ancor meglio l’idea basta pensare al Milan e l’Inter, ed a quante volte hanno ribaltato risultati, costruendosi ora la vetta della classifica.
UNICHE ECCEZZIONI- Sono pochissime le eccezioni per quanto riguarda i risultati ribaltati. Il derby contro il Torino, la sfida di Coppa Italia con l’Inter e la vittoria con il Ferencvaros in Champions. Tre sole occasioni, troppo poche per una squadra che vuole lottare su tutti e tre i trofei.
Alla Juventus manca il fattore ribaltone. Una caratteristica che in ordine d’importanza arriva in fondo alla classifica delle priorità, ma visto e considerato gli innumerevoli problemi della Juve targata Pirlo, avrebbe fatto comodo avere un fattore ribaltone di altro livello.