Al termine della lunga estate di passione Giuntoli ce l’ha fatta, Koopmeiners è diventato un nuovo giocatore della Juventus. Mister Thiago Motta ha già potuto schierare TK8 in campo per meglio far integrare l’ex Atalanta nella nuova squadra bianconera. Giuntoli ha presentato Koopmeinersieri alla Continassa nella conferenza stampa ufficiale dedicata al campione. Di seguito le parole del giocatore:
«Sono stati giorni fantastici, ero e sono felicissimo, tutte le mie aspettative sono state finora confermate. Mi trovo molto bene con tutti, squadra e allenatore, e questi giorni della sosta del campionato sono stati molto utili per lavorare insieme. E’ una nuova grande avventura che inizia: la Juve è sempre stata una squadra nel mio cuore, la seguivo da bambino quando vedevo il calcio italiano. Ho sempre pensato che fosse un team in cui avrei voluto giocare, un giorno; ci è voluto un po’ di tempo per arrivare qui, ma fa parte del mondo del calcio, anche aspettare. Sono sempre stato convinto e fiducioso che si sarebbe potuto concretizzare il mio trasferimento qui, e adesso penso solo ai prossimi impegni; sto molto bene anche fisicamente, sono pronto»
«All’Atalanta abbiamo vissuto insieme dei bellissimi anni, coronati da un trofeo lo scorso anno; sono cresciuto come uomo, dentro e fuori dal campo e a Bergamo siamo stati benissimo. Cambiare fa parte della vita, è qualcosa che succede, e adesso sono felice di avere fatto questo passo»
«I miei principali obiettivi non sono personali perché prima di tutto sono una persona che gioca in una squadra; tutti dobbiamo prenderci la nostra parte di responsabilità, e io voglio aiutare il gruppo in tutti i modi possibili. Se sarà segnando o fornendo assist, sarò felice, ma non è certo l’unico modo. Lo Scudetto? La Juve ha vinto tanti titoli e le aspettative sono alte, ma ci serve tempo e dobbiamo pensare passo per passo, partita dopo partita, perché ci sono tante novità qui e bisogna lavorare bene insieme, ogni settimana. Adesso il focus è solo sull’Empoli. Ovviamente il mio e nostro sogno è vincere».
«Io preferisco giocare a centrocampo, che è il ruolo per il quale sono stato preso dalla Juventus, ma sarò anche felice se mi verrà richiesto di giocare più indietro per vedere il campo da un’altra prospettiva: ogni esperienza mi potrà permettere di essere un centrocampista, e in generale un giocatore, più completo. Il mio numero qui? Sono cresciuto a livello internazionale con l’8 sulle spalle, all’Atalanta non era disponibile. Inoltre è bello pensare che alla Juve questa maglia sia stata indossata da grandi giocatori. Una mia ispirazione qui? Direi Zinedine Zidane, ma la Juve ha avuto sempre grandissimi centrocampisti, come Pirlo o Marchisio, che aveva proprio la numero 8»
«Devo dire grazie alla splendida accoglienza dei tifosi, sia il giorno del mio arrivo che allo Stadio; questo è qualcosa che dà pressione, aspettative e responsabilità, ma questa sensazione è proprio il motivo per cui giochiamo. Come calciatori e come squadra dobbiamo accogliere la pressione per dare il massimo, ogni giorno e in partita»
«Thiago Motta ci chiede una grande intensità in campo; qui giochiamo a quattro in difesa, a Bergamo giocavamo a tre, ma sono differenze sottili, perché poi durante una partita le cose possono cambiare; il mio rapporto con il Mister è davvero ottimo, percepisco una grande fame, che si nota in ogni allenamento, che viene fatto sempre con grande energia, che è la stessa che siamo chiamati a far vedere anche in partita»
«La partita col PSV sarà importante, molto attesa da tutti noi e dai tifosi: abbiamo un’idea di come affrontare una squadra olandese, ma principalmente il focus sarà su di noi e sulla nostra prestazione»
(foto: juventus.com)