I nomi ‘top’ del mercato in entrata della Juventus scaldano ulteriormente gli animi dei tifosi bianconeri in questi giorni di afa
Dopo due stagioni dove le ombre hanno superato di gran lunga le luci, la Juventus ha bisogno di tirare lo spirito battagliero dei tempi andati per tornare la squadra ‘schiacciasassi’ dei 9 scudetti consecutivi. Molti addetti ai lavori hanno spesso e volentieri dato il loro parere sulle ‘ricette vincenti’ delle varie squadre in giro per l’Europa, nominando termini come programmazione, futuro, giovani e progettualità. Tuttavia, è inutile prendersi in giro: costruire una squadra con nomi di caratura internazionale potrebbe anche non farti vincere, ma darebbe una grossa mano in questo senso. E la nuova strategia targata Juve sembra proprio andare in questa direzione: vincere subito. No a progetti a lungo-termine, ma giocatori pronti adesso, giocatori che nonostante l’età possono garantire quella qualità di rendimento che fa ottenere i 3 punti ogni domenica e che permette di sollevare dei trofei. Kalidou Koulibaly, Paul Pogba e Angel Di Marìa sono i 3 nomi che rispondono alla perfezione all’identikit di calciatori ‘top’ descritti qualche rigo in su. Due su tre arriverebbero a costo zero, al netto di stipendi non proprio ‘stracciati’, mentre per il difensore del Napoli la strada sembra piuttosto in salita.
Garantirsi un trittico di nomi del genere significherà trovare le risorse finanziarie per poter attutire la ‘botta’ non solo mediatica portata in bianconero dai 3 ‘moschettieri’ del mercato estivo bianconero. Ed ecco che i 20 milioni + 2,5 di bonus ricavati dalla cessione di Demiral sono già un buon punto di partenza per iniziare a costruire l’impero della ‘vecchia signora’. Da risolvere la grana Ramsey, alle prese con una risoluzione del contratto piuttosto complicata, ma che la società vorrà risolvere per alleggerire di 7 milioni netti il monte ingaggi. Discorso simile (per quanto riguarda il salario), quello legato ad Adrien Rabiot: il francese ha richieste in Premier League e avrebbe chiesto la cessione. Se queste ultime due operazioni dovessero trovare conclusione ‘felice’, ecco che la triade potrebbe prendere forma in modo più che realistico. E sostenibile.