In casa Juve si pensa a formarlo tatticamente. Lui è un talento cristallino, ma senza una collocazione precisa
BUSSOLA – Il talento non si discute, l’investimento ne è una testimonianza: Dejan Kulusevski è uno dei gioielli di casa Juventus. 20 anni, grande gamba, grande resistenza e facilità di corsa. Il problema è la sua collocazione in campo, ancora non definita. Paratici e Pirlo ne hanno sempre elogiato le caratteristiche, tra cui la duttilità. La Gazzetta dello Sport ha riportato le parole del ds sulle grandi qualità dello svedese: “può fare il trequarti dinamico o la mezz’ala alla De Bruyne”. Paragone pesante, eppure alla Juve ne sono certi: il futuro di Kulusevski sarà roseo. Eppure alcuni dubbi persistono. Che la sua duttilità sia più un handicap che un pregio in una Juve priva di punti di riferimento tattici? Kulu ha bisogno di trovare la sua collocazione in campo, che sia l’esterno di centrocampo o la mezz’ala. Al Parma il suo ruolo era l’esterno d’attacco e in una squadra palla lunga e pedalare ci va a nozze, meno in una squadra in cui bisogna dominare il gioco e abbattere difese arroccate.