Provvidenziale doppietta di Ronaldo a ribaltare il vantaggio dell’Udinese. La Juventus vince 2 a 1 un match fondamentale per la corsa Champions nella giornata in cui dopo 10 anni dice addio allo scudetto. Clicca qui per rivivere la diretta testuale di MondoBianconero
Non è una giornata come le altre per la Juventus. Nella giornata della festa della Milano nerazzurra c’è l’amarezza di dover salutare lo scudetto, fido compagno da 10 anni a questa parte. C’è il rimpianto, perché se è vero che questo momento sarebbe prima o poi dovuto arrivare troppo poco è stato fatto per evitarlo. C’è la tensione, per una gara cruciale, quella con gli altri bianconeri, decisiva per il proseguo della stagione. C’è la pressione, di dovere ottenere il risultato in virtù anche degli stop di Napoli e Atalanta, dirette concorrenti alla corsa europea, e del Milan, prossimo avversario in campionato.
Sensazioni che si vedono tutte nella prestazione odierna della Juventus, dove la palla, semplicemente, sembra pesare un macigno e le vie d’uscita sembrano assottigliarsi mano mano che passano i minuti. Certamente, però, non è solo a queste che si può implicare il brutto approccio alla gara contro l’Udinese, ormai più una costante che una sorpresa. Sono infatti i friulani a passare avanti con una disattenzione difensiva della retroguardia bianconera che apre le porte al vantaggio di Molina. E’ sempre l’Udinese ad esprimere il gioco migliore, avere le occasioni più importanti e ad andare vicino al raddoppio. E l’Udinese a meritare per tre quarti di gara.
Poi, quando ormai tutto sembra compromesso, CR7 si riscopre imperatore. Minuto 81′. Punizione battuta dall’asso portoghese. Tocco di mano di De Paul, e l’arbitro indica il dischetto. Ronaldo non sbaglia e pareggia i conti. Sei minuti dopo, ancora Ronaldo svetta su tutti e regala tre punti dal peso specifico incredibile. La risposta a chi si chiedeva dove fosse finito il suo essere decisivo.
A non rispondere è ancora una volta la Juventus. “Non possiamo accontentarci di 10 minuti” ha detto Bonucci. Per ora, con Milan e Atalanta agguantate, nella serata più nera, quei 10 minuti pesano come l’oro. Tra una settimana contro i rossoneri, servirà ben altra Juventus