E’ la seconda gara di campionato e i tempi per i processi sono decisamente prematuri. “Calma, calma”, per dirla nel mantra di Allegri. Ma la sconfitta rimediata contro l’Empoli non può e non deve passare inosservata. La preparazione di Allegri è notoriamente particolarmente pesante, e quindi è lecito aspettarsi una squadra a partenza diesel. Soprattutto se si aggiunge che il tecnico ha ereditato una squadra reduce da un sofferto quarto posto e bisognosa di ritrovar certezze. Il mercato ha lasciato strascichi importanti. La partenza di Ronaldo è un evento che ha gettato in subbuglio l’ambiente bianconero e non ha certo aiutato a tenere alta la concentrazione.
Eppure, questo non basta a giustificare la Juventus vista questa sera. Merito ad un ottimo Empoli, che al 21′ è passato avanti con la rete di Mancuso mantenendo il punto sino alla fine, ma soprattutto demerito della Juventus. Una Juventus poco cattiva e troppo superficiale. In area (basti vedere il gol preso, davvero troppo poco cattiva la difesa bianconera nella circostanza), in avanti (i tentativi di reazione sono stati troppo pochi e troppo poco incisivi per una squadra che aveva tutto il tempo di recuperare la partita) ma soprattutto a centrocampo. Certo, la mancanza di un bomber di razza come Ronaldo si è sentita come punto di riferimento in area, ma ancora di più è mancato un centrocampo che potesse dare qualità e trovare il giusto guizzo negli ultimi metri. Pur con un Locatelli ancora da mettere in condizione ma che ha già fatto intravedere cose interessanti, la sensazione è che gli sforzi sul mercato dovrebbero essere orientati più verso il reparto mediano che verso quello offensivo.
L’Empoli intanto corre, sa esattamente cosa fare, e dà vita ad una gara più equilibrata di quanto chiunque avrebbe potuto pronosticare. Questo, forse, è il dato più rilevante. Alla fine dei conti, il piccolo Empoli non è stato schiacciato dalla grande Juventus. Nessun colpo di fortuna. Semplicemente una gara giocata meglio
Notoriamente Allegri non apprezza le soste, men che mai se arrivano dopo una sconfitta. Queste sosta e queste due settimane, invece, servono come il pane alla Juventus. Che deve innanzitutto allontanare le vicende di mercato, imparare a riscoprirsi squadra, ritrovare concentrazione, fame e cattiveria. Abbandonare quella ormai consolidata tendenza ad entrare e uscire ad intermittenza dalle gare.
Il potenziale c’è, le possibilità anche. Che Allegri troverà alla fine la quadra e ritroverà la solidità che ha contraddistinto le sue Juventus ho ancora pochi dubbi. Ma lo farà in tempo? Le altre, intanto, scappano. Inter e Lazio sono a più 5, Milan e Lazio intendono seguire. L’Atalanta è comunque a più tre. La rimonta in corsa dopo la partenza diesel, quest’anno, potrebbe non essere concessa.