Questa volta alla Juventus non riesce il corto muso. I bianconeri passano avanti al 9′ grazie alla rete di Milik, sempre pronto in area di rigore. Il polacco dimostra di essere molto più di un “vice Vlahovic”, mette dentro da attaccante vero il cross di un sempre pericoloso Kostic e indirizza nel migliore dei modi la serata bianconera. La Juve viaggia, anche abbastanza velocemente. La manovra sembra ingranare, forte del vantaggio raggiunto. Poi qualcosa si rompe.
Lo spartiacque è il minuto 29′. Non solo perché su una letale ripartenza la Fiorentina trova la rete del pareggio, ma perché i viola riprendono coraggio. Sale il pressing, si chiudono gli spazi, si spegne anche la Juve, che non riuscirà più a trovare la “verve” dei primi minuti. Il secondo tempo dei bianconeri è davvero spento. Troppo poco per puntare alla vittoria.
Ad andare più vicini al vantaggio sono i viola di Italiano. A salvare tutto è Perin. Il portiere prima tocca sul palo il rigore di Luka Jovic, assegnato ai viola per un ingenuo tocco di mano di Paredes al 44′. Poi di nuovo sul finale di gara, quando Amrabat lo impegna su un gran tiro dalla distanza. Nel finale è sempre la Fiorentina a provarci di più. Alla fine finisce 1 a 1. Una prestazione che non può certo soddisfare Massimiliano Allegri. I bianconeri a parte la buona mezz’ora iniziale non hanno risposto presente e lasciano per strada altri due punti. Adesso arriva il PSG. Sarebbe troppo facile però attribuire la prestazione odierna alla testa già alla Champions League.
Piccola nota a margine. Dal match sono usciti acciaccati sia Alex Sandro, che Danilo che Paredes, e anche Di Maria non è apparso al meglio della condizione. Tutte questioni che, unite alla prestazione, non lasciano certo sereno Allegri.