La Juventus tira le somme, si asciuga le ferite dopo l’impatto della pandemia che ha causato non pochi danni al portafogli, con la volontà di rialzare la testa sin da subito…
Che il covid abbia messo in ginocchio tutto o quasi è ormai risaputo, così il CdA bianconero, esaminando gli impatti della pandemia sul triennio 2019/22, ha stimato i danni economici complessivi diretti e meno per una somma pari a 320 milioni di euro.
Nonostante ciò, la Vecchia Signora conferma gli obiettivi strategici di lungo periodo quali competitività sportiva e sostenibilità economico-finanziaria. A sostegno del piano, che, a causa della pandemia, sarà oggetto di revisione nel primo semestre dell’esercizio 2021/22, il CdA ha definito le linee guida di un rafforzamento patrimoniale mediante un aumento di capitale sociale per un valore di 400 milioni di euro. Un segnale non da poco, simbolo di una volontà condivisa, di una voglia di ripartire più forti di prima; perché un investimento del genere dopo una pandemia mondiale (non ancora del tutto alle spalle) è un atteggiamento tipico da azienda leader nel proprio settore. La verità è questa, quella che ormai da tempo sta dimostrando la Juventus, volenterosa di raggiungere i livelli delle big europee e non abbandonarli più, anzi, la sfida vera è propria è eguagliarne il palmares e gli introiti, tramutando un club in un marchio unico e inconfondibile.
Tempo al tempo, nemmeno Roma fu costruita in un giorno e con “il ritorno del re Max Allegri”, non c’è che da stare tranquilli e riporre la fiducia nelle mani di chi conosce il vero significato della parola “vincenti”.