Le parole del centrocampista bianconero
DICHIARAZIONI – Intervistato dal quotidiano La Provincia, Manuel Locatelli ha parlato così della sua carriera:
C’è stato un momento in cui non riuscivo a esprimermi ad alto livello. In quei momenti, gli insegnamenti dei miei genitori mi hanno aiutato tantissimo e per questo li devo ringraziare. La parola d’ordine deve essere sempre equilibrio, perchè una domenica sei un fenomeno e quella dopo sei scarso.
Sugli allenatori avuti in carriera:
Brocchi è quello che mi ha lanciato e quindi è nel mio cuore. Con Montella ho trovato continuità, con Gattuso ho cominciato a non giocare tanto, ma tante colpe erano mie. Tra l’altro lui è un mister che sa tirare fuori tutto da un giocatore. Quello al quale ho voluto più bene è De Zerbi che mi ha cambiato la vita. Quanto ad Allegri, lo stimo per le vittorie che ha conseguito in carriera. Ma è il mio attuale allenatore e non mi posso spingere oltre nell’incensarlo. Non sarebbe corretto.
Sulla Juventus:
Chi mi conosce sa che sono juventino fin dalla nascita, così come tutta la mia famiglia. Al mio procuratore dissi che sarei dovuto diventare un giocatore bianconero, ora sento la responsabilità perchè so che la società crede tanto in me. E’ dunque una dimostrazione continua e spero di essere sulla strada giusta. Ho avuto la fortuna – e lo dirò sempre ai miei figli – di aver giocato la mia prima partita con la Juventus in quella che è stata l’ultima volta per Cristiano Ronaldo in bianconero.
Sugli idoli:
Innanzitutto Del Piero, un genio. Poi Nedved, tanto che è vero che quando sono arrivato gli ho fatto vedere le foto dei poster che avevo in camera.