Il calcio d’inizio del campionato ha segnato, di fatto, la fase conclusiva del calciomercato estivo. La piazza affari del calcio esplode, come ogni anno, in una fitta rete di accordi, promesse, tensioni e delusioni tutte dettate da un fattore comune: il miglior affare possibile. Molte squadre hanno avuto l’occasione di rendersi più competitive per le proprie ambizioni di classifica, altre per la salvezza, altre ancora per curare alcuni problemi di carattere meramente economico. Il principale attore protagonista di quest’estate è stato, senza ombra di dubbio, il ds bianconero Cristiano Giuntoli che è riuscito a mettere in scena un romanzo ricco di colpi di scena tra acquisti e cessioni rinnovando una squadra che ha concluso il precedente campionato in modo claudicante e poco amalgamata. Il top manager di Torino non ha lasciato nulla al caso, ha studiato ogni equilibrio: da i player da immettere in rosa a quelli da cedere, ma soprattutto è partito dal collante per rendere lo spogliatoio competitivo e pronto a scendere in campo con la testa da vincente, il mister. Il primo atto dell’Opera di Giuntoli si chiama Thiago Motta, allenatore e motivatore con il pregio di aver unito in poco tempo un team nuovo e renderlo capace di muoversi in campo come se fosse legato da sempre. Motta ha egregiamente interpretato il ruolo sin da subito, colloquiando con tutti i giocatori ed accogliendo i nuovi acquisti fornendo loro la serenità di poter fare il proprio lavoro sentendosi liberi di essere se stessi. Sul fronte dei giocatori i numeri parlano chiaro: 8 ingressi (di qualità!) e ben 13 uscite. Ma Giuntoli non ha potuto fare tutto da solo poiché per far fronte ad un mercato così dinamico doveva poter contare su un capitale non indifferente e soprattutto “disponibile”. Ed è qui che entra in scena la proprietà, primo fra tutti John Elkann che ha deciso di investire un cospicuo capitale per ridare vita alla Vecchia Signora, tant’è che Exor ha ufficializzato il suo impegno per un aumento di capitale a 200 milioni di euro, oltre alle entrate dovute a cessioni, sponsor e Uefa. In merito a quest’ultima è bene sapere che ogni club che prenderà parte alla prossima edizione della Champions League riceverà circa 20 milioni di euro, mentre nella fase a gironi, ad ogni vittoria ogni squadra riceverà circa 2 milioni di euro e 700 mila in caso di pareggio. Dalle cessioni, invece, il club ha incassato 105 milioni di euro considerando anche i 15 in arrivo dal Liverpool per l’acquisto di Federico Chiesa. Adesso spetta all’intera Società, giocatori in testa, fare il possibile per massimizzare i risultati e non vanificare gli sforzi e gli investimenti compiuti per ridare vigore e luce ad un club che aspetta di rinnovare i propri trofei, ma soprattutto ambire alla tanto agognata coppa europea che manca a Torino dal lontano ‘96.
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