Ai microfoni di TuttomercatoWeb Radio, durante la trasmissione Stadio Aperto, è intervenuto Sergio Porrini che ha ha affrontato i temi di giornata e ha voluto condividere il suo personale ricordo di Diego Armando Maradona.
IL PIU’ FORTE DI TUTTI- L’ex difensore bianconero, attuale allenatore in seconda dell’Albania, ha affrontato l’argentino nella stagione del secondo scudetto partenopeo. “Con lui ci siamo incrociati da avversari, sono tra i fortunati che ci ha potuto giocare contro e vederlo direttamente in campo -ammette Porrini– Quando lo vedevi in campo, anche se era avversario, eri felice perché potevi confrontarti col più grande di tutti i tempi. Onorato di averci potuto giocare contro”.
ANEDDOTI- Sergio Porrini racconta, poi, un episodio che risale alla famosa partita della monetina di Alemao. “Giocammo contro il suo Napoli dello Scudetto. Quando il mister ha deciso le marcature, e mi ha dato Carnevale e non Maradona, ho davvero tirato un sospiro di sollievo, per quanto forte fosse comunque Carnevale” ricorda l’ex bianconero con schiettezza.
PARAGONI- Alla classica domanda su quale calciatore fosse più somigliante a Diego, non c’è dubbio. “In assoluto è unico. Il solo che gli si avvicina per caratteristiche, argentino come lui, è Messi– spiega Porrini– Solo lui. Gli altri campioni non hanno le loro qualità e caratteristiche, anche Ronaldo usa altre doti”. Nel ricordo dell’ex difensore bianconero Maradona rimane unico. Una leggenda capace di trascinare il Napoli e l’Argentina alla vittoria.