I bianconeri giocheranno i sedicesimi di Europa League. La sconfitta con il Psg non pregiudica il terzo posto.
IL PUNTO – La Juventus retrocede in Europa League e saluta la Champions con cinque sconfitte su sei partite. Nella serata di Torino i bianconeri riabbracciano Chiesa e si preparano ad affrontare l’Inter in campionato. Così il giornalista Luca Marchetti ha fatto il punto della situazione su TuttomercatoWeb.com:
“Consapevolezze diverse invece ha la Juventus. Retrocede in Europa League in un girone che – almeno sulla carta – sembrava essere alla portata. 5 sconfitte nel girone, soltanto tre punti fatti. Ora arriva il playoff di Europa League e bisogna switchare, sia in campionato che in coppa. Si in coppa perché l’Europa League non può essere snobbata, perché in Europa League ci sono anche altre squadre importanti con cui confrontarsi. Di livello, magari grande deluse come quelle eliminate dalla Champions (Ajax, Barcellona, Siviglia, Sporting, Shakhtar, Leverkusen, Salisburgo) e quelle che ancora sono dentro (Arsenal, Manchester United tanto per dirne due, oltre alla Lazio e alla Roma ovviamente che speriamo possano staccare il biglietto per la fase successiva). Sarà una competizione interessante a prescindere e la delusione per questo girone giocato così male deve essere smaltita. Magari ci sarà tempo per recuperare anche gli infortunati illustri, a partire da Chiesa, per cui ieri lo Stadium ha dedicato un’ovazione e che ha dato una scossa, anche solo emotiva a compagni e tifosi.
La Juventus deve ritrovarsi a pieno. La sconfitta forse fa meno male, perché arrivata dopo una prestazione discreta e contro una squadra importante. Ma pur sempre una sconfitta rimane. Una sconfitta da cui prendere le energie necessarie per rituffarsi prima di tutto in campionato. Perché all’orizzonte c’è la partita con l’Inter in cui ci si gioca un bel pezzo di stagione. Il Napoli corre e nessuna delle due può permettersi di perdere ancora terreno. I jolly sia Inter che Juve se li sono giocati: nessuna delle due può permettersi di giocarsene un altro…”