Ricca di spunti l’intervista concessa da Claudio Marchisio a Tuttosport. L’ex bianconero affronta tanti temi dal calcio all’attualità con l’interesse e la lucidità che lo contraddistinguono.
Innanzitutto un commento sulla Juventus di Pirlo, sul progetto tecnico e le sue idee.
“E’ complicato perché il tempo stringe e tutti nel calcio, alla Juventus in particolare, tutti vogliono i risultati subito. E gennaio sarà un mese decisivo perché se la squadra infila il filotto giusto di vittorie, allora rientra in modo netto nella lotta scudetto, altrimenti rischia di esserne tagliata fuori. Io continuo a pensare che la Juventus possa vincere, ma i rischi sono tanti, D’altra parte è stata una scelta coraggiosa quella di cambiare allenatore proprio in questa stagione. Dico coraggiosa perché in un’annata nella quale non ci si può allenare bene, nella quale tutto è più difficile, in tutto questo cambiare allenatore è un’ulteriore complicazione”
La Juventus ha scelto di puntare forte sui giovani, complici anche le restrizioni economiche causate dal Covid. Sembra una situazione analoga al post Calciopoli.
“Non so se le due situazioni siano paragonabili. Ma la storia della Juventus insegna un fatto ineluttabile: i grandi cicli vincenti si fanno con lo zoccolo duro italiano, spesso creato in casa”
Parlando di mercato, alla Juventus servirebbe una quarta punta.
“Forse sì, ma l’importante è non soffocare Dybala, che deve avere l’opportunità di ritornare quello di prima. Gli strascichi del Covid compromettono un po’ la condizione atletica, che è stata complicata dalla brutta infezione alle vie urinarie. Quando si affronta un periodo difficile sotto il profilo fisico, poi anche la testa ne risente. C’è un accumulo di ansie, pensieri negativi, pressioni che finiscono per appesantire le gambe”