La Juventus conquista tre punti essenziali per la classifica dopo la sconfitta con il Barcellona.
Protagonista assoluto un Alvaro Morata, letale sotto porta (VAR permettendo). Si sblocca pure la Joya. In difesa torna Giorgio Chiellini, il baluardo che tanto era mancato in avvio di stagione.
Ancora lui. E chi se non lui? Rieccolo lì, sempre lì. Sul filo del fuorigioco. Gol o non gol. In un duello a distanza campo/sala VAR. Alvaro Morata segna ancora. Due volte. Paratici va dicendo che lui era la prima scelta. Non era così ma è meglio così. Perché un Morata così (il migliore per MB) è insostituibile. Centesima presenza nella Juve, sei reti già in saccoccia.
A Budapest la Juventus gioca per riscattarsi dalla scoppola blaugrana e porta a casa l’unico risultato utile: tre punti e tanti saluti ai magiari. Ritrova la via maestra pure Paulo Dybala, reduce da un periodo non semplice. La Joya segna la rete del 3-0 e propizia quella del 4-0. Giusto preservare Morata con il cambio, provvidenziale recuperare Dybala. C’è bisogno del suo estro.
Un toccasana per la difesa e non solo. Da segnalare stasera infatti anche il ritorno di Giorgio Chiellini, pietra miliare della retroguardia bianconera e insostituibile diga. Quando era mancato Pirlo solo lo sa. E lo sa pure Bonucci che può giocare con maggiore tranquillità. E ben poco scalfisce il giudizio la rete della bandiera dei padroni di casa. Chiello c’è.
La mente vola subito al prossimo impegno di campionato. Anche in questa serata di Champions la Lazio riesce a spuntarla. Ancora grazie a Caicedo come con il Toro. Una tenuta mentale non da poco quella degli uomini di Inzaghi che hanno il pregio di non mollare mai nemmeno quando tutto sembra compromesso. Juve avvisata.