A Wembley la nazionale campione d’Europa cade rovinosamente contro l’Argentina detentrice della Coppa America. Chiellini dice addio all’azzurro, mentre Di Maria e soci fanno impazzire lui e l’intera retroguardia
La ‘finalissima‘ del Wembley Stadium di Londra si colora di ‘albiceleste’: l’Italia viene strapazzata senza appello per 3-0 da un Argentina in piena forma mondiale. Nella serata del passo d’addio per Giorgio Chiellini, alla sua 117esima e ultima apparizione con la maglia azzurri, gli uomini di Scaloni non hanno la minima intenzione di fare sconti al classe ’84 e al compagno di mille battaglie Leonardo Bonucci, imprimendo fin da subito una grossa pressione offensiva. Messi, Di Maria e Lautaro Martinez rappresentano un potenziale offensivo fin troppo ostico per i due veterani della difesa azzurra. L’Italia non riesce a dimostrare la sicurezza vista ormai un anno fa all’Europeo e al 28esimo cade per la prima volta con il tap-in di Lautaro, imbeccato da un inarrestabile Lionel Messi. Tuttavia, a rubare la scena non sarà soltanto l’addio del numero 3 azzurro, bensì l’uomo mercato juventino del momento: Angel Di Maria. Parte da destra, ma svaria su tutto il fronte d’attacco, mettendo in piena crisi Emerson e il pacchetto centrali, punendo nel recupero del primo tempo con un delizioso tocco sotto a battere Donnarumma. La prestazione del ‘Fideo’ sarà di altissimo livello, a dimostrazione che uno con quelle qualità farebbe più che comodo alla Juventus, anche a 34 anni (con buona pace di chi preferirebbe innesti ‘meno attempati’). A chiudere il cerchio sul match bisogna aspettare l’ultimo dei 4 di recupero del secondo tempo, oltre a innumerevoli assalti falliti dei ragazzi di Scaloni e svariate parate di Donnarumma che hanno tenuto inchiodato il punteggio sul 2-0: Messi parte con la sua solita progressione e viene tamponato da Bastoni, ma a rimorchio arriva Paulo Dybala per scaricare il sinistro del 3-0. Mentre Mancini dovrà rimettere insieme i pezzi in pochi giorni (sabato c’é la Germania al Dall’Ara di Bologna), i tifosi della Juventus possono comunque sorridere e sognare, sperando che a Cherubini non rimanga il colpo in canna.