L’ex attaccante di Pisa, Napoli e Juventus Michele Padovano si confessa a Tuttosport in un’intervista esclusiva nella quale tocca i temi principali della sua carriera e della vicenda che ha segnato la sua vita.
Cosa vuol dire vivere 15 anni con il terrore di finire in carcere?
“Io ho vissuto una carriera fantastica da calciatore e quando mi chiedevano cosa si prova dopo un gol importante io dicevo sempre che l’emozione era così bella e forte che non esistevano parole per poterla descrivere. Lo stesso posso dire per questi anni in cui non ho più potuto sentirmi un uomo libero: troppo brutto. Bisogna provarla sulla tua pelle per capire. Tutto è stato poi peggiorato dal fatto che il mio mondo, quello del calcio, mi ha girato le spalle. Io chiedevo solo di lavorare, ripartendo anche dal basso, invece niente e solo illusioni. Un peccato perché il calcio era ed è la mia passione”
A metà gennaio è arrivata la sentenza di Cassazione che ha annullato la sentenza di secondo grado
“E’ stato il giorno più bello della mia vita, dopo quello della nascita di mio figlio! Ringrazio i miei avvocati. Quando leggevo il loro ricorso piangevo leggendo ogni pagina. Io non c’entro nulla con questa vicenda e con l’accusa di traffico internazionale di droga. Quei soldi li avevo prestati affinché comprasse quel cavallo“
Cosa si aspetta dal nuovo processo d’appello?
“Mi aspetto l’assoluzione completa perché io è dal primo giorno che lo dico che sono innocente. Ora posso tornare a sperare. Non c’entro nulla con la droga“