La Juventus saluta la stagione 2021/22 con la sconfitta maturata nella bolgia del Franchi. La Fiorentina stacca il pass per la Conference League.
PERIN 6 – Mai impegnato per tutto il primo tempo, non ha colpe sulla rete di Duncan che chiude la sua partita. SPETTATORE (dal 46′ PINSOGLIO 6,5 – Doppia parata in serie: prima respinge il colpo di testa di Piatek, poi dice no anche a Bonaventura. DAI UN PO’ EH)
DE LIGT 6,5 – La Fiorentina sceglie il suo lato di competenza per condurre la maggior parte degli attacchi. Duncan è tra i più attivi dei viola dalle sue parti. Il gigante olandese lo contiene bene e respinge con piedi e testa ogni potenziale iniziativa degli uomini di Italiano. GRANITICO
BONUCCI 6 – Prende in consegna Piatek e lo anticipa netto in gran parte dei duelli di gioco. Mette ordine dove serve e guida la difesa con buona personalità. Mezzo voto in meno per il rigore concesso per un suo intervento goffo su Torreira. PROVE TECNICHE DI CAPITANO
CHIELLINI 5,5 – Anticipi, tackle, primo appoggio per lo scarico. Capitan Giorgione, all’ultima gara in maglia bianconera, sforna una prestazione di lotta con sorriso sornione annesso. La rete di Duncan è un parapiglia in area di rigore nel quale pasticcia scontrandosi con Piatek, insieme ai compagni e dimenticandosi del centrocampista viola. SANGUE E DENTI (dal 46′ RUGANI 6 – Bonaventura è un cliente scomodo che fa sentire la sua presenza costante in area. La sua gara scivola via fino al fischio finale senza infamia e senza lode. PULITO)
BERNARDESCHI 5 – Uno dei fischiatissimi ex della partita non brilla in nessuna delle due fasi e dà la netta sensazione di vagare per il campo senza un ruolo e una meta ben definiti, come in gran parte delle gare disputate da quando è a Torino. COERENTE (dal 60′ AKE’ 6 – Buona gara del classe 2001 che sgomita sulla fascia di competenza e f vedere i buoni spunti che lo hanno fatto prendere in considerazione fino alla prima squadra. VIVACE)
LOCATELLI 6 – E’ tornato e si vede. Lotta su ogni pallone e contro ogni avversario del centrocampo dimostrandosi in buona condizione. Un bel segnale per l’anno prossimo quando servirà la stagione della consacrazione per giustificare un investimento importante. POLMONI D’ACCIAIO
MIRETTI 5 – Soffre la tecnica di Bonaventura e in un primo momento fatica a trovare la posizione. In ritardo su Duncan, lasciato liberissimo nel cuore dell’area di rigore sul primo gol della Fiorentina. Non va meglio nella ripresa, quando non riuscirà mai ad uscire con brillantezza tra le maglie viola. DISTRATTO (Dal 76′ MCKENNIE 6 – Texas boy torna a disposizione di mister Allegri dopo il lungo infortunio e il tecnico gli concede un quarto d’ora di sgambata. BENTORNATO)
RABIOT 5,5 – Il copione prevede recuperi di palla talvolta fallosi e poco altro nella prima frazione di gioco. Parte forte con la falcata nella ripresa ma poi si spegne nella mediocrità della prova offerta dai bianconeri. CAVALLO SPOMPO
ALEX SANDRO 6 – Attento in copertura, interpreta bene il ruolo di esterno mancino a tutta fascia, non rinunciando a spingere. La gara di questa sera è più di contenimento e ripartenza e lui difende senza troppe sbavature. LUCIDO
DYBALA 5,5 – Prova a raccordare centrocampo e attacco muovendosi tra le linee come ama fare. Il pressing viola non gli consente di respirare e la sua classe si vede poco. Guizzi sporadici, cambi di passo ma nessuna giocata degna di nota. Come Bernardeschi, poteva onorare meglio l’epilogo della settennale carriera bianconera. ULTIMA JOYA
KEAN 5 – L’attacco titolare non lascia il segno anche perché gli uomini di Italiano conducono un pressing importante per sottrarre subito la palla agli avversari. Kean semplifica di molto il compito con una buona dose di controlli sbagliati. Nervoso dopo le scintille con Igor, riceve un’ammonizione che gli farà saltare la prima partita della prossima stagione. AVULSO (dal 76′ VLAHOVIC 5,5 – Tocca pochissimi palloni e viene coperto dai fischi fin dal riscaldamento. Il suo ingresso non è tempestivo. TROPPO TARDI)
All. ALLEGRI 5,5 – Non approccia male alla gara, poi la Fiorentina comincia a guadagnare metri e ampiezza e la manovra dei padroni di casa si fa più convincente. La squadra di Italiano si distingue per conduzione del gioco, la sua per abbandono del gioco. RIVEDIBILE