SZCZESNY 6,5. Scalda i guantoni verso la metà del secondo tempo con il sinistro di Verdi, poi respinge con autorità un tiro non facile di Bonazzoli. Tra i pali resta una garanzia, il lucchetto della porta è ben chiuso. SARACINESCA.
DE SCIGLIO 6,5. Non solo l’assist a Vlahovic, ma anche tanta attenzione a non permettere a Ruggeri e Perotti di puntare l’area di rigore. Sempre diligente quando c’é da difendere, ma anche qualità nell’attaccare gli spazi concessi. Fedelissimo di Allegri, in trattativa per una firma sul contratto che, con queste prestazioni potrebbe essere più che meritata. MERITEVOLE.
DE LIGT 6. La minaccia aerea Djuric non viene servita come si deve dalla squadra campana e l’olandese può beneficiarne per svolgere una prestazione ordinata e senza apprensioni. In un’occasione l’attaccante bosniaco riesce a sovrastarlo, ma Szczesny ha evitato guai respingendo il tiro di Bonazzoli. NO PROBLEM.
CHIELLINI 6,5. Torna dall’infortunio che lo ha tenuto fuori per circa un mese e non delude le aspettative. L’impegno non è dei più probanti, ma quando c’é da metter e il gambone per spazzare via, lui c’é sempre. UNA COSTANTE. Dal 46esimo RUGANI 6: Rischia grosso su un disimpegno, calciandosi sul braccio il pallone, ma il regolamento lo salva. Per il resto poco affanno e prova pulita. PIATTO.
L.PELLEGRINI 6,5. Fluidificante di fascia sinistra, preciso in copertura e bravo a proporsi costantemente sulla corsia. La condizione fisica è delle migliori e lui lo fa vedere sfoggiando un’ottima prestazione, macchiata dalla simulazione in area di rigore dei campani che gli costa un giallo pesantissimo: era diffidato e salterà l’Inter. PROMOSSO CON RISERVA.
CUADRADO 6. Prova non brillantissima del colombiano, chiamato in causa dal primo minuto ad alzare il tasso tecnico della squadra. Buon piglio nel primo tempo, ma nessuna giocata degna del suo repertorio (dribbling, scatti e assist). Nel secondo tempo le gambe non girano come dovrebbero, forse a causa della stanchezza dopo la brutta prova di Champions League. CALANTE. Dal 90esimo KEAN S.V.
DANILO 6,5. In una situazione d’emergenza a centrocampo, Allegri sceglie il brasiliano per garantire lo schermo in mezzo al campo e la fase di interdizione. L’ex Manchester City è solido e riesce a proteggere le spalle di Arthur e Rabiot, riuscendo a trovarsi sempre al posto giusto al momento giusto. Mezzo voto in meno a causa di un giallo rimediato dopo aver perso l’unico pallone della sua partita. OROLOGIO SVIZZERO.
ARTHUR 6. In partite di questo tipo, ci si aspettano delle giocate più rischiose, magari in verticale per trovare gli attaccanti. Il brasiliano, tuttavia, si limita al compitino, riuscendo comunque a non perdere palloni cruciali e a tenerli attaccati ai suoi piedi, ma non garantisce quello sprint necessario per aumentare i giri del motore. BRAVO, MA NON SI APPLICA. Dal 70esimo BERNARDESCHI 5,5. Allegri lo getta nella mischia per aumentare il ritmo di una squadra calata a vista d’occhio nel secondo tempo, ma l’esperimento è decisamente fallito. Qualche pallone perso, pochi spunti e tanta confusione. IMPALPABILE.
RABIOT 6. Le sue qualità migliori risiedono nell’interdizione e nella forza fisica, ma Allegri prova a liberarlo dai compiti difensivi cercando di farlo giocare sulla fascia sinistra. Primo tempo di grande intensità, poi cala con tutta la squadra. Sempre pulito in non possesso, ma fa fatica a trovare la via del gol nonostante un gran sinistro. POCO OFFENSIVO.
DYBALA 7,5. Bisognava portare un po’ di ‘casino’ in campo: detto, fatto. Nemmeno 5 minuti di partita e Paulo realizza il gol del vantaggio saltando con un tocco il diretto avversario e chiudendo col sinistro. Abbina giocate di grande tasso tecnico a tanto sacrificio in fase di recupero palla, mettendoci ogni energia possibile. Può restituire il favore a Vlahovic dopo un bel dribbling, ma il serbo sciupa il cioccolatino della ‘Joya’ davanti a Sepe. CASINISTA. Dal 58esimo MORATA 5,5. Prova a cambiare la tendenza targata Juve, ovvero quella verso il basso del secondo tempo, ma anche per lui, come per Bernardeschi, l’obiettivo è fallito. NO SPRINT.
VLAHOVIC 7. Gol e assist a referto nei primi 45 minuti. Gyomber lo prende in consegna a tutto campo, come se fosse un ricercato con un’ingente taglia sulla sua testa, ma la marcatura asfissiante del centrale ex Roma non gli impedisce di giganteggiare in area di rigore, difendendo al meglio la sfera e svettando sul cross di De Sciglio per il 2-0. Torna al gol dopo 5 gare ufficiali, un po’ troppe per i suoi standard. WANTED. Dal 90esimo MIRETTI S.V.
ALLEGRI 6,5. Serviva reagire con rabbia dopo l’eliminazione dalla Champions League e la sua squadra fa vedere di aver recepito il messaggio, perlomeno nei primi 45 minuti. Nel secondo tempo cala il ritmo e inizia la gestione delle energie e del risultato. Nonostante l’avversario, con tutto il rispetto, non sia irreprensibile, i secondi 45 minuti hanno dimostrato un po’ di sofferenza. ORDINARIA AMMINISTRAZIONE.