SZCZESNY 6: non può nulla sul rigore calciato e realizzato da Caputo. In occasione del raddoppio dell’Empoli, compie inizialmente un grande intervento sul tiro ravvicinato di Akpa Akpro, ma poi non riesce ad evitare il peggio sulla pronta ribattuta di Luperto. Respinge ottimamente un potente tiro di Piccoli nei minuti finali. INERME.
GATTI 4,5: protagonista della generale dormita difensiva in occasione del 2-0 di marca empolese. Si lascia anticipare da Caputo al momento del 3-0 casalingo. Non riesce a contrastare a dovere Piccoli in occasione della rete del definitivo 4-1. DECONCENTRATO.
BREMER 5: nel corso del primo tempo prova a rendersi pericoloso con alcune incursioni offensive. In ogni caso, partecipa anche lui, con marcature leggere e disattente, alla negativa serata bianconera. IMPANTANATO.
ALEX SANDRO 4,5: disattenta la sua marcatura su Grassi in occasione del calcio d’angolo che porta al raddoppio dell’Empoli. Si fa scippare il pallone da Akpa Akpro dando il via all’azione che porta al 3-0 dell’Empoli. TRA LE NUVOLE. RUGANI (dal 17’st) 6: gioca trenta minuti ordinati e composti. PRESENTE.
BARBIERI 5,5: tanto impegno ma poca concretezza. Il giovane bianconero prova a lasciare la sua impronta sul match, ma viene risucchiato nel vortice negativo che scompiglia l’intera formazione bianconera nel corso dei 45 minuti. Viene sostituito tra il primo e il secondo tempo. IN RODAGGIO. PAREDES (dal 1’st) 5 (ammonito): si limita a svolgere il più classico dei compitini, compiendo anche delle gravi sbavature da matita blu. EX (NON) DI LUSSO.
MIRETTI 5: un pesce fuor d’acqua per gran parte dei primi 45 minuti di gioco. La sua brillantezza sembra essersi sciolta come neve al sole. SPENTO. CHIESA (dal 1’st) 7 (1 gol): punta Parisi con continuità obbligandolo più volte a commettere fallo. La sua rete nel finale permette alla Juve di accendere (momentaneamente) gli ultimi minuti del match. UNICA LUCE.
LOCATELLI 5: insieme al suo compagno di vascello (Rabiot ndr.) soffre la rapidità e la grinta degli opposti empolesi. Non riesce a garantire copertura e velocità alla manovra bianconera. MAL DI MARE. DI MARIA (dal 13’st) 5,5: prova a mettere la sua fantasia al servizio della squadra. I suoi dribbling e le sue giocate, però, non riescono a riportare la nave bianconera sulla giusta rotta. BLOCCATO.
RABIOT 4,5 (ammonito): naviga nelle acque in tempesta senza una meta e con i remi in barca. Affonda lentamente insieme al resto dei compagni di squadra. SENZA SENTIMENTO.
KOSTIC 6: sfreccia (quando può) sulla corsia di sinistra provando ad impensierire la retroguardia toscana con velenosi traversoni. Conquista preziosi calci d’angolo che, però, non vengono sfruttati a dovere. L’unico – insieme a Chiesa – che prova a divincolarsi dalla stringente presa degli uomini di Paolo Zanetti. VOLENTEROSO.
MILIK 5: colpisce una traversa allo scoccare del quarto d’ora di gioco, ma pochi minuti più tardi sgambetta ingenuamente Cambiaghi all’interno della propria area provocando il rigore che permette ai padroni di casa di portarsi in vantaggio. INGENUO. KEAN (dal 13’st) 5,5: entra in campo con voglia e carisma, ma la sua grinta si infrange sulle pungenti scogliere toscane. CORAGGIOSO.
VLAHOVIC 5: impreciso, svogliato e disattento. Il centravanti serbo cerca di scrollarsi dal groppone il nervosismo e la rabbia, ma la poca lucidità e la troppa foga offuscano le sue giocate. DEMOTIVATO.