SZCZESNY 6: Subisce 4 gol dove può fare poco o nulla, ma evita alla sua squadra l’imbarcata con tre ottime parate: si distende sulla punizione di James, si esalta sul destro tagliente dello stesso esterno nazionale inglese e allunga la manona sul piazzato di Ziyech. Decisamente il ‘meno peggio’ di questa gara della Juve ed è tutto dire su come è andata la partita. LIMITATORE DI DANNI.
CUADRADO 5: Chilwell e Hudson-Odoi attaccano a ritmo forsennato, il ‘Panita’ è costretto a snaturarsi e a restare basso quanto più possibile. Ciononostante, è McKennie a doverci mettere una pezza più di una volta, vista la difficoltà con cui ha tenuto la fascia di sinistra degli inglesi. Non il miglior Cuadrado, ma l’atteggiamento tattico di squadra non lo ha favorito. MINACCIATO. Dall’80esimo DE WINTER S.V.
BONUCCI 5,5: Nel primo tempo è il solito autoritario difensore che nelle partite importanti sa essere sempre al posto giusto. Salva un gol già fatto di Hudson Odoi e tiene la Juve in partita al termine dei primi 45 minuti. Il secondo tempo è un crollo collettivo e non può che unirsi alla disfatta bianconera. COINVOLTO.
DE LIGT 5: Nel primo tempo non sfigura e allontana ciò che può assieme a Bonucci. Il gol dell’1-0 non arriva di certo per colpa sua, ma nel secondo tempo si fa saltare troppo facilmente nel gol che porta al 3-0. Fermare questo Chelsea sembra impossibile anche per uno come Matthijs. IMPOTENTE.
ALEX SANDRO 4,5: James nel secondo tempo diventa una furia e il brasiliano lo fa sfogare per bene: se lo perde in modo clamoroso nel gol del 2-0, si ripete nell’azione del 3-0 di Hudson Odoi. La fase offensiva della Juve è inesistente, dunque la sua non può essere da meno. SBADATO.
BENTANCUR 4: La Juventus tiene botta nei primi 45 minuti giocando in 10 uomini. L’undicesimo è lui, ma fa tutto ciò che in queste partite non bisogna fare: innumerevoli palloni persi, fase di copertura non pervenuta e apporto offensivo nullo. Ci prova nel finale di primo tempo con un tiro da fuori, ma termina ampiamente a lato. PESSIMO. Dal 57esimo DYBALA 5: La ‘Joya’ è entrata per illuminare la manovra bianconera, fin lì scarsa di fantasia e poco propositiva. Il suo ingresso non cambia per nulla le cose, il Chelsea amministra il vantaggio e lo contiene senza neanche sforzarsi. NESSUNA ‘JOYA’
LOCATELLI 5,5: Lui e McKennie provano a fare qualcosa in più dei colleghi di reparto, soprattutto nel primo tempo. Sua la grande palla per l’occasione di Morata, per il resto tanta legna nel primo tempo, ma nel secondo sprofonda come il resto della squadra. NAUFRAGO. Dal 68esimo ARTHUR 5: Il suo ingresso in campo non consegna nulla di buono alla causa. Perde qualche pallone di troppo che può diventare pericoloso, Szczesny lo salva sul tiro di Ziyech. Non gioca spesso e si vede, arranca lì in mezzo al campo mangiato da Loftus Cheek e soci. ABBATTUTO.
RABIOT 4,5: Il centrocampista francese è un altro giocatore rispetto a quello visto sabato all’Olimpico contro la Lazio. Timido in fase offensiva, in ritardo in quella di copertura. Alcuni palloni sanguinosi persi dal ‘Duca’ potrebbero dare al Chelsea un punteggio più corposo, ma i blues non sono riusciti ad approfittarne. DOPPIA FACCIA.
MCKENNIE 5: Lotta, sgomita, intercetta e corre come un leone per tutto il campo. Per 45 minuti. L’ambiente circostante non lo aiuta e nella ripresa anche lui è ‘desaparecido’, come il resto della squadra. Peccato per il 4-0, decisivo il suo liscio che concede il cross per il poker di Werner, altrimenti sarebbe stato uno dei pochissimi a salvarsi dalla serataccia odierna. EFFETTO DOMINO.
CHIESA 4,5: La partita non è delle migliori per tutta la squadra e Federico ne risente in misura maggiore rispetto a Morata. Non riesce a trovare gli spazi che possano lanciarlo nella sua specialità, ovvero il campo aperto, nonostante l’atteggiamento tutt’altro che rinunciatario degli avversari. Impreciso nell’ultimo passaggio, poca personalità quando c’é da attaccare e lascia Alex Sandro in balia di Reece James. Non è certamente la sua serata. ALLA PROSSIMA. Dall’80esimo KULUSEVSKI S.V.
MORATA 5,5: Lui e McKennie sono la vera anima bianconera di questa partita. Il match richiede sacrificio e lui non si fa ripetere due volte di dover dare apporto alla fase di copertura. Nei pochi sprazzi offensivi è lui l’uomo più pericoloso: riceve un gran pallone da Locatelli, supera Mendy col pallonetto, ma Thiago Silva è fenomenale in ‘estirada’ a ricacciargli l’urlo del gol in gola. SFORTUNATO. Dal 68esimo KEAN 5: Entrare in questo tipo di partite non è di certo l’ideale per un giocatore come lui. Non pervenuto il suo ingresso, come del resto gli altri suoi colleghi subentrati. Prova una conclusione dopo una combinazione con McKennie, risultato non dei migliori. Perde il pallone che concede il secondo gol in stagione di Timo Werner. POVERETTO.
ALLEGRI 4,5: L’atteggiamento tattico della squadra era preventivato, ma una timidezza così evidente da parte della squadra non è ammissibile, soprattutto se pretendi di voler andare più avanti possibile in Champions League. Non c’é stata una parvenza di reazione, la squadra resta bassa e prende comunque 3 gol. Con Sarri le ripartenze hanno funzionato, con Tuchel non ci sono neanche state. TROPPO CHIUSO.