SZCZESNY 6 – Incolpevole sui gol brianzoli, subisce gol per la terza partita consecutiva dopo il filotto di otto clean sheet iniziato alla fine dello scorso anno.
GATTI 5.5 – Meglio di Bremer, nel senso che non sbaglia interventi difensivi e prova a farsi vedere anche davanti quando i bianconeri provano a riaprire il match. Rimandato perchè ancora manca qualcosa perchè possa davvero convincere, ma non bocciato.
BREMER 4.5 – Ennesima prova opaca del brasiliano, che dopo il Mondiale e l’affaticamento pre-Napoli non ha ancora trovato la forma ottimale. Perde Mota in occasione del secondo gol, in generale è sempre prevedibile e macchinoso. Ingenuo sull’azione che avrebbe potuto riaprire la partita. Avrebbe bisogno di un po’ di riposo.
DANILO 5.5 – Dopo la prova da leader contro l’Atalanta, scende in campo spento. Poco propositivo e abbastanza distratto dietro, pomeriggio da dimenticare velocemente.
DE SCIGLIO 5 – Rientro molto complicato per De Sciglio, che viene messo subito in campo ed è subito in balia dell’attacco spumeggiante del Monza di Palladino. Forse schierarlo in partenza non è stata una grande idea (DAL 65′ VLAHOVIC 6 – Nota positiva di giornata. Il serbo non punge, ma quantomeno lotta e dà un segnale importante per il proseguo della stagione: la Juventus ha un bisogno incredibile della sua presenza in area e dei suoi gol).
FAGIOLI 5.5 – Anche per lui un passo indietro rispetto alle ultime uscite. Rimane l’unico che prova sempre la giocata nel centrocampo titolare di oggi. (DAL 46′ SOULE’ 6 – Uno dei più positivi in assoluto. Porta brio e imprevedibilità nell’attacco bianconero, creando una serie di situazioni pericolose. Merita spazio).
PAREDES 5 – Impreciso e nervoso. Allegri gli concede il campo dal primo minuto, ma l’argentino non produce nulla se non alcune reazioni pericolose nei confronti dei giocatori del Monza. Il cambio all’intervallo è fisiologico (DAL 46′ LOCATELLI 6 – Dà una scossa alla manovra bianconera: dai suoi piedi partono le azioni più pericolose nella ripresa, ma non basta).
RABIOT 5.5 – Anche lui continua a soffrire le fatiche del Mondiale. Basta vederlo correre per capire che il Rabiot della prima parte di stagione non è questo: Allegri e la Juventus hanno bisogno di riaverlo al 100% della forma, perchè quando ciò non avviene la differenza è evidente.
KOSTIC 5 – Poco preciso e altrettanto poco servito, il serbo non è praticamente mai pericoloso nel corso del primo tempo. Sostituito all’intervallo (DAL 46′ ILING-JUNIOR 6 – Meglio di Kostic, anche se non è il suo ingresso migliore. Lui e Soulè, comunque, dimostrano di essere materiale interessante non solo per il futuro, ma anche per il presente di questa squadra).
DI MARIA 5.5 – Primo tempo insufficiente, con tante leziosità ed errori banali. Nella ripresa cresce, sfiorando la prodezza che Di Gregorio gli nega. Dà sempre l’impressione di poter cambiare da solo le sorti di una sfida, ma deve volerlo lui in primis. E oggi, tutto sommato, così non è stato.
KEAN 5 – Le colpe sono divise a metà: il suo atteggiamento non è dei migliori, ma i suoi compagni non lo servono praticamente mai in profondità. Esce ricoperto dai fischi ( DAL 58′ MILIK 6 – Anche il suo è un ingresso positivo, con un tiro che impegna Di Gregorio e tanto lavoro sporco davanti. All’80’ si arrende per un problema ai flessori da valutare: una terribile notizia per Allegri).
ALL. ALLEGRI 4.5 – Ennesimo primo tempo regalato dai suoi, disordinati e confusionari per larghi tratti della partita. Dimostra lui stesso grande incertezza cambiando diversi moduli e spostando i suoi giocatori in campo più volte, con risultati pressochè uguali. Potenzialmente, la zona europea è a 8 punti, la Champions a 15. Di questo passo, l’obiettivo diventa sempre più complicato.