La nona giornata di campionato vede la Juventus di Allegri imporsi 3-0 sul Bologna di Thiago Motta nel match dello Stadium. Di seguito le nostre pagelle.
SZCZESNY 6 – La partita la fanno i suoi e il Bologna non riesce a opporre valide soluzioni nei primi 45 minuti. Il copione si ripete nella ripresa complice un match che non lo ha chiamato a interventi fuori dall’ordinario.
DANILO 6 – Qualche sbavatura di troppo nel primo tempo, quando appare meno brillante del solito. Cresce con il passare dei minuti e disputa un secondo tempo di esperienza e sostanza. IN RISERVA
BONUCCI 6,5 – La strategia bianconera vede Leo cercare (e trovare) l’anticipo sui lunghi lanci degli ospiti. Giganteggia sulle mezze punte e trequartisti del Bologna, concedendosi interventi anche in zone più avanzate del campo. All’attivo anche un palo da corner al 70′ oltre alla presenza numero 482 con la maglia della Juventus. FARO
BREMER 6,5 – In fase di possesso, accompagna i centrocampisti nella pressione giocando quasi in linea con Locatelli e Rabiot. In fase di non possesso, prende in consegna Arnautovic e lo disinnesca con puntualità. FRANCOBOLLO
ALEX SANDRO 6,5 – Nel grande pressing bianconero lui è tra i più attivi. Spinge ogni volta che gli si presenta l’occasione andando a dare man forte a Kostic da quella parte. La fascia sinistra della Juve questa sera ha funzionato a dovere anche per la sua prestazione molto positiva. Sfiora il gol del 4-0 nel finale VOLENTEROSO
MCKENNIE 6,5 – Il Bologna gli concede tanta libertà di manovra anche se il texano fatica a trovare la posizione da esterno di destra. Molto meglio quando può andare a presidiare l’area di rigore con la specialità della casa: l’inserimento per vie centrali. Si fa perdonare i timori della prima parte di gara con un traversone bellissimo che manda in rete Vlahovic nella ripresa. ARTISTA (dal 60′ CUADRADO 6 – Forze fresche per la Juventus con il suo ingresso in campo. La posizione è prima quella a lui più congeniale e tra sgroppate e cambi di gioco si vede, poi quella nuova di interno di centrocampo. Esame superato. ESPERTO)
LOCATELLI 6 – Con Paredes in panchina, svolge parte dei compiti di impostazione con buona personalità. Dà supporto ad un ispirato Rabiot e agisce all’ombra di quest’ultimo. SICURO (dal 76′ MIRETTI 6 – Ha tanta voglia di fare ed entra bene in partita. Prova ad accendersi in ripartenza raccordando centrocampo e attacco. VIVACE)
RABIOT 6,5 – Con polmoni d’acciaio e grande lucidità, l’ex Psg garantisce alla Juventus il dominio della mediana e una gestione dei ritmi ottimale. Strappa alla sua maniera sulle seconde palle e morde le caviglie di Schouten e Domiguez. VULCANICO (dal 76′ DE SCIGLIO 6 – Entra e la Juve passa a tre dietro. Commette qualche errore ma nulla che possa compromettere un risultato netto. ATTENTO)
KOSTIC 7 – Di gran lunga il migliore dei suoi. Ogni incursione sulla fascia mancina lo vede protagonista tra cross di prima, controlli e una conclusione incrociata che sblocca il match. La freccia serba si conferma in formato Nazionale e si erge a metronomo del gioco della squadra. La prima rete in bianconero gli dà fiducia e gli fa disputare una gara sugli scudi. STOCCATORE ESTERNO (dal 60′ PAREDES 6 – Pronti via e fa partire un corner dal quale Bonucci svernicia il palo. Poi tanti appoggi e qualche suggerimento interessante in profondità ma la gara è già stata decisa. PULITORE DI PALLONI)
MILIK 7 – L’affiatamento con Vlahovic è da migliorare e Allegri dovrà lavorarci ancora. Ma per tutto il resto Arkadiusz Milik si ricorda di essere una prima punta e di saper segnare oltre che a lavorare per i compagni. Se, infatti, nel primo tempo ha le polveri bagnate e fallisce una buona occasione, verso l’ora di gioco sfonda la porta di Skorupski e con essa le paure di un nuovo annullamento del Var. RIVINCITA (dal 81′ KEAN s.v.)
VLAHOVIC 7 – Tutta la gara a sgomitare, fronte e spalle alla porta alla costante ricerca degli spazi utili a far salire la squadra. Al 59′ Mckennie gli pennella sulla testa un cioccolatino da scartare in rete e lui non se lo fa ripetere due volte. Grazia il Bologna quando cerca un tocco sotto anziché calciare di potenza da solo contro Skorupski. ARIETE
All. ALLEGRI 7 – Il tecnico invocava il cambio di passa e il miglioramento della prestazione e così è stato. La Juventus di questa sera è più viva, più convinta, più squadra. L’atteggiamento è quello giusto di chi vuole prendersi campo e risultato attraverso una partita di spirito e carattere. PROMOSSO