PERIN 6,5: dopo aver compiuto un decisivo intervento sul tiro ravvicinato di Leris nei primi minuti del match, non arrivano molti altri pericoli verso la sua porta. Il secondo mascherato continua a convincere e, chissà, forse è tempo di mostrare il vero volto. SICUREZZA
DANILO 6: gioca una partita attenta e si limita a compiere il suo solito buon lavoro difensivo. In alcune occasioni prova a partecipare alla fase offensiva. COMPATTO.
RUGANI 6: impiega qualche minuto prima di entrare in sintonia con il suo collega di reparto. Una volta trovato il giusto feeling con Bremer regge bene l’urto delle sfuriate doriane. Qualche errore di troppo in fase di impostazione. PROMOSSO.
BREMER 5,5: ad inizio partita si lascia infilare dal passaggio filtrante di Sabiri che spedisce Leris solo davanti a Perin. Qualche sbavatura di troppo. L’assenza di Bonucci sembra averlo destabilizzato. IMBRUTTITO.
ALEX SANDRO 6 [ammonito]: La pressione della Sampdoria lo costringono a giocare una partita più difensiva.Il peso del cartellino giallo compromette la sua partita e spinge Allegri a tirarlo anzitempo fuori dal campo. DE SCIGLIO (1’st) 6: i ritmi meno accesi della Sampdoria gli permettono di svolgere un buon lavoro difensivo. Autore anche di qualche buono spunto offensivo. CERTEZZA.
MCKENNIE 5,5: il maghetto americano sembra navigare senza una bussola nel centrocampo bianconero. Le improvvise incursioni in area avversariasono ancora un lontano ricordo. IMBAMBOLATO. MIRETTI (16’st) 6,5: il suo ingresso in campo porta vitalità e vivacità alla squadra. LUCE.
LOCATELLI 6: fondamentale come sempre il lavoro svolto in fase di copertura.Recupera palloni importanti e gioca con la solita grinta. Qualcosa, però, manca. Questa Juventus ha bisogno di lui anche in fase offensiva. BLOCCATO. ROVELLA (39’st) 6,5 [ammonito]: va vicino al gol con un velenoso e potente tiro dal limite dell’area di rigore doriana.
RABIOT 5,5: Il momento del suo addio sembrava essere arrivato, ma dopo una bollente settimana Rabiot è ancora bianconero. Allegri non dà peso a queste ultime vicende di mercato e butta il francese nella mischia. Il contributo dell’ex Psg è il solito: è bravo (siamo ancora sicuri?), ma non si applica. SOLITO.
KOSTIC 6,5: nella prima frazione di gara prova a rendersi pericoloso con alcune conclusioni velenose da fuori area. Offre supporto ad Alex Sandro in fase di copertura e crea scompiglio con le sue accelerate. Nella ripresa spedisce nell’area di rigore diversi palloni interessanti e sfiora il gol della vittoria nei minuti finali del match. La sua qualità è oro colato per questa Juventus. AL MOMENTO GIUSTO
VLAHOVIC 5,5: cerca spesso la profondità, ma i compagni di squadra non sempre premiano i suoi scatti. Il centravanti serbo è costretto a lavorare spalle alla porta e per gran parte del match viene lasciato da solo. Nella seconda frazione di gioco trova maggiore spazio e riceve più palloni giocabili. Ma sono troppe le energie fisiche e mentali sprecate nel primo tempo. GRINTA E SOLITUDINE
CUADRADO 5,5: corre molto e cerca spesso il pallone, ma in alcune circostanze pecca di egoismo e imprecisione. Nel secondo tempo, la Juventus predilige il gioco sulla fascia sinistra e la sua luce si spegne lentamente. SOLISTA. KEAN (31’st) 6: con una bella giocata serve a Kostic un perfetto assist che il serbo non riesce a trasformare in gol.