PERIN 6.5 – Molto attento sui tiri nerazzurri, in particolar modo sul colpo di testa di Dumfries, salvato anche grazie al palo. Dimostra, per l’ennesima volta, di essere un “dodici” più che degno: si meriterebbe anche qualcosa di più. AFFIDABILE
DE SCIGLIO 5 – Soffre Perisic per tutti i 90′, anche se il croato non crea grossissimi periodi da quelle parti. Pesa come un macigno il fallo che porta al rigore trasformato da Lautaro Martinez: mancanza di cattiveria e concentrazione. MOLLE
RUGANI 6 – Nessuna sbavatura degna di nota, centralmente l’Inter non crea grossi pericoli. La vicinanza di una colonna come Chiellini non può che aiutarlo in questo. SENZA INFAMIA E SENZA LODE
CHIELLINI 6.5 – Solita partita praticamente perfetta. Rischia nei primi minuti con un intervento al limite su Barella, da quel momento in poi tira su il muro e, dalle sue parti, non si passa. INFINITO
ALEX SANDRO 4.5 – Non sbaglia nulla durante i 90′, l’errore decisivo all’ultimo istante del secondo tempo supplementare pesa come un macigno. HORROR
BERNARDESCHI 6 – L’unico che prova a dare imprevedibilità offensiva nella compagine bianconera. Nella ripresa ha una grande occasione ma strozza troppo il suo sinistro. Come tanti dei suoi compagni, una partita di sacrificio da cui esce stremato. PREZIOSO (Dal 80′ ARTHUR 6 – La qualità del palleggio bianconero cresce con il suo ingresso: vederlo in campo prima forse non sarebbe stata una cattiva idea)
MCKENNIE 6.5 – Di testa sono tutte sue: lo dimostra sul gol. Nel primo tempo prova a essere una spina del fianco per la retroguardia nerazzurra, riuscendoci solo in parte. Cala vistosamente nel secondo tempo ma dimostra ancora una volta di essere uno degli imprescindibili della squadra di Allegri. MAGHETTO
LOCATELLI 5.5 – Imbottigliato nel traffico per gran parte della partita, non riesce a dare la qualità necessaria al centrocampo bianconero. La presenza di Mckennie gli dà più spazio di manovra, ma l’azzurro non riesce a imporsi. Esce con i crampi. COTTO (DAL 90′ BENTANCUR 6 – Dà sostanza al centrocampo bianconero, prova qualche strappo ma fa quel che può nel deserto di idee che è la Juventus)
RABIOT 6.5 – Primo tempo da migliore in campo: il lavoro in fase di interdizione è prezioso ed efficace. Come molti suoi compagni, cala nella ripresa. Se questo è il vero Rabiot, può tornare molto utile a questa Juventus: il problema è che ha già illuso tutti troppe volte. SFUGGENTE
MORATA 5.5 – Il primo motore del pressing bianconero. Corre per due ma non ha mai l’occasione giusta per incidere lì davanti. Passa la maggior parte della partita a metà campo, e per un centravanti non è mai una cosa positiva. L’unica nota positiva della serata: l’assist per Mckennie, che sblocca il match. ARRETRATO (Dal 87′ KEAN 5 – C’è qualcosa da dire sulla prestazione del 18 bianconero? Un fantasma, dal primo all’ultimo minuto. Sicuramente le colpe non sono tutte sue, ma non ci mette nemmeno quel minimo di grinta necessaria in partite di questo tipo. FANTASMA)
KULUSEVSKI 5.5 – Partita di grande sacrificio per lo svedese, che non riesce ad incidere come vorrebbe. La sensazione è che possa rendere meglio da esterno che da seconda punta al fianco di Morata. A livello offensivo il suo contributo è nullo, in fase di interdizione dovrebbe fermare Brozovic che però non pare indisturbato dal pressing dell’ex Parma. CONTRADDITTORIO ( Dal 74′ DYBALA 5.5 – Dovrebbe prendere sulle spalle l’attacco dei bianconeri ma entra troppo timido. Questa è la versione di Dybala che non piace nessuno, sicuramente nemmeno a lui stesso. ESAME DI COSCIENZA)
ALL.ALLEGRI 6 – Dal 1′ al 120′ dietro alle scorribande degli avversari nerazzurri. Le tante assenza sono un alibi solo in parte: questo Alex Sandro non è più proponibile a certi livelli, così come l’esperimento Kulusevski seconda punta sembra ormai fallito e da superare. Prova a portarla ai rigori senza successo: con il senno di poi, il cambio di Bonucci poteva essere anticipato.