Al Bentegodi di Verona i bianconeri di Allegri subiscono la seconda sconfitta consecutiva dopo il tonfo casalingo con il Sassuolo. Di seguito le nostre pagelle.
SZCZESNY 6 – La Juventus è travolta dalla mole di gioco e dalle conclusioni del Verona. Simeone lo trafigge due volte ma la sua gara resta ordinata e senza troppe sbavature.
DANILO 5 – Non il miglior Danilo visto in stagione. Stavolta non può mettere la toppa provvidenziale ad una barca in alto mare durante la tempesta. In ritardo in alcune occasioni, l’ex Porto è stato spesso sollecitato dalle giocate degli esterni scaligeri. Il brasiliano appare in affanno e più nervoso del previsto.
BONUCCI 5,5 – La Serie A gli mette contro un avversario in formissima che lui soffre terribilmente. Il duello con Simeone lo vince la punta sotto tutti i punti di vista. L’emblema della gara timorosa di Leonardo è tutto nel duello che porta al raddoppio gialloblù: Bonucci che rincula e gli lascia tutto lo spazio necessario a prendere la mira e insaccare.
CHIELLINI 5,5 – Tutta la linea difensiva vacilla sotto i colpi di un Verona coriaceo e determinato. Giorgione nazionale non è da meno e non riesce con la sua esperienza a cambiare l’inerzia della partita. Ciò che non riesce a fare dietro, lo cerca davanti: al 58′ si ritrova a presidiare la medesima zona di Mckennie in occasione della conclusione dell’americano appena entrato. Nel finale Kalinic lo punta e riesce a concludere. In affanno
ALEX SANDRO 5,5 – Primo tempo di enorme difficoltà, cresce nella ripresa. Non incide mai in fase offensiva (dall’82’ PELLEGRINI s.v)
CUADRADO 5,5 – Frenetico e solitario, il colombiano non regge l’urto di Lazovic e Caprari che da quella parte fanno il brutto e il cattivo tempo. (dal 70′ KULUSEVSKI 5,5 – Lo svedese non modifica di una virgola le carte in tavola. Entra al posto di uno stanco Cuadrado ma nel ruolo di esterno destro non si dimostra mai a suo agio)
BENTANCUR 5,5 – Primo tempo di palese difficoltà. Tameze e Miguel Veloso si rivelano più ostici del previsto. Corre tanto ma talvolta a vuoto vanificando l’enorme sforzo profuso nell’ora scarsa che è rimasto in campo. (dal 58′ LOCATELLI 6 – Buona mezz’ora dell’ex Sassuolo chiamato a raddrizzare un risultato pesantemente compromesso nei primi 45 minuti. Le maglie avversarie si serrano intorno a lui e per vie centrali la squadra di Tudor non gli concede molto spazio. Mette ordine come può ma non graffia. All’89’ avrebbe dovuto calciare al volo anziché cercare un compagno dietro)
ARTHUR 4,5 – Gravissimo l’errore che consente al Verona di sbloccare il match. Il suo sciagurato retropassaggio manda in porta Barak. Ed è soltanto il prologo ad una gara le cui redini non sono mai state tenute saldamente dal brasiliano. I passaggi sbagliati sono una costante della sua prestazione sottotono. Il pressing avversario è il suo incubo. Evanescente. (dal 70′ BERNARDESCHI 5,5 – Venti minuti di gara nel complesso anonima)
RABIOT 5 – Il centrocampo con lui e Bentancur contemporaneamente in campo non gira. Se poi il reparto è completato da un Arthùr poco lucido, viene da chiedersi come mai Allegri continui a schierarlo dal primo minuto. Nullo nella partita con il Sassuolo, altrettanto impalpabile stasera. L’ex Psg rientra dallo stop ma è ancora molto indietro di condizione. Rivedibile (dal 58′ MCKENNIE 7 – Più vivace del francese e più in partita dei compagni di reparto, Weston conduce una gara volenterosa. Sua una buona occasione quando, appena entrato, impegna Montipò dopo il traversone di Cuadrado. Ancora lui mette lo zampino con uno dei suoi inserimenti vincenti che vale il 2-1. Elettrico)
DYBALA 6,5 – La Juventus dei primi 45 minuti cerca nelle sue idee la chiave di volta dell’incontro. L’argentino ci prova, cerca la giocata, ispira il compagno di reparto Morata con il quale trova anche un dai e vai interessante che lo libera al tiro con il destro fuori non di molto. All’attivo anche una traversa su una conclusione che poteva avere miglior sorte. L’ultimo a mollare, Montipò gli nega la gioia del gol nel finale. Predicatore nel deserto.
MORATA 5,5 – Alvaro deve aver lasciato il gol in qualche angolo remoto del cassetto del comodino di casa. Se anziché cercare la finezza con il tacco, avesse anticipato la conclusione, la Juventus avrebbe avuto ben altra consapevolezza nel primo tempo. Con i se e con i ma non si vincono le partite, ma la rete manca dal 19 settembre 2021. L’impegno e la corsa su tutto il fronte offensivo non sono mancati al Bentegodi. Ma il canterano farebbe bene a iscrivere presto il suo nome nel tabellino marcatori.
All. ALLEGRI 5 – La sua Juventus non ha schemi e mordente. Barak, Simeone e Lazovic gli mettono i bastoni tra le ruote e il centrocampo che schiera va in bambola per tutta la prima frazione di gioco. Dopo meno di un’ora decide di modificare in gran parte la mediana con l’inserimento di Mckennie e Locatelli. Mossa giusta ma si poteva azzardare anche la carta Kaio Jorge. La squadra reagisce ma fino a un certo punto. Insufficiente.