Rischio deferimento quando sarà finito lo studio degli atti acquisiti giorni fa
TORINO – Nella giornata di ieri è stata ufficializzato il divorzio tra Fabio Paratici e la Juventus dopo un’avventura durata 11 anni. Una storia ricca di trionfi e di grandi colpi di mercato, su tutti l’acquisto di Cristiano Ronaldo nell’estate del 2018 ma che si è conclusa al termine di una stagione molto travagliata. Sia per la Juventus, sia per lo stesso Paratici, con l’ormai famoso caso legato all’esame farsa di Luis Suarez. Pronto, secondo a quanto riferisce il Corriere dello Sport, a passare anche sotto la lenta della procura federale. Gli atti erano stati richiesti fin da settembre, ma la FIGC potrà avviare i propri lavori solo quando le indagini penali si saranno concluse.
RICHIESTA – Così, riporta il Corriere, è intervenuta il 30 gennaio la FIGC tramite una nota ufficiale sulla vicenda:
“In relazione alle notizie di stampa in ordine alle iniziative assunte dalla Procura Federale con riferimento all’indagine della Procura della Repubblica di Perugia sul caso Suarez, si precisa che il Procuratore Federale, sin dal settembre scorso, ha formalmente richiesto la trasmissione degli atti al Procuratore della Repubblica di Perugia per le esigenze del procedimento disciplinare sportivo. Il Procuratore di Perugia Raffaele Cantone, ritenendo la sussistenza del segreto istruttorio, ha negato l’ostensione degli atti dell’indagine penale ai sensi dell’art. 329 del codice di procedura penale, riservandosi di trasmetterli alla fine dell’indagine ancora in corso”
L’INCHIESTA – Per il momento è ancora prematuro ipotizzare qualcosa di diverso da un eventuale deferimento. Quando si concluderà lo studio di tutti gli atti acquisiti dalla procura di Perugia proprio nei giorni scorsi, in merito al ruolo ricoperto dalla Juventus e da Fabio Paratici all’interno della vicenda. Ad aprile si è conclusa l’inchiesta nei confronti dei vertici dell’università per stranieri di Perugia. Contestato, nello specifico, il falso e la rivelazione di segreto alla professoressa Stefania Spina, all’ex rettrice Giuliana Grego Bolli e al direttore generale Simone Olivieri. Centrale, in particolare, il ruolo dell’avvocato della Juve Maria Turco, alla quale è stato contestato il reato di falso. Per concludere, le indagini nei confronti di Paratici e dell’avvocato Luigi Chiappero sono relative invece a falsa informazione a pubblico ministero