PARMA-JUVENTUS- Una prestazione così, non può far altro che alzare l’asticella della felicità, solidità, morale e consapevolezza del gruppo e dei tifosi. Ma soprattutto questa gara può dare ancor più coscienza al mister: Andrea Pirlo.
Sempre traballante, tra le critiche di una squadra ancora da formare ed una Juventus ormai sulla retta via, ieri sera contro il Parma, molte delle vecchie chiacchiere si sono dissolte. Quasi all’unanimità si è parlato di una Juventus finalmente competitiva, affamata, da primo posto in classifica, fin qui messo sempre in discussione.
Anche lo stesso Pirlo, riconosce nel post partita, questa volontà di essere Juve, con il suo stampo di gioco. Aggressione alta, recupero palla, fame e gioco veloce, il tutto che da come risultato il dominio del gioco.
Avere la conduzione gara, permette così alla Juve targata Pirlo, di giocare praticamente nei 30 metri avversari, creando una marea di occasioni. In più va aggiunta, vista perfettamente ieri sera, uno stato di forma fisica e condizione che rasenta la perfezione.
Che sia questa la Juve tanto attesa e ricercata da Pirlo? Può essere, ma va riconosciuto che l’avversario, il Parma, giocasse molto corto e rintanato, permettendo ai bianconeri il loro gioco.
Mancherebbe forse la concentrazione tanto richiesta, e vista ieri sera, anche nelle altre gare, o per lo meno nella maggior parte, ed infine gli scontri diretti. Con questi elementi, oltre che aver trovato la Juventus di Pirlo, si sarebbe trovato la papabile vincitrice dello scudetto.