Le parole dell’avvocato specializzato in diritto sportivo.
DICHIARAZIONI – Il Professor D’Onofrio, nel corso di un’intervista rilasciata ai microfoni di Tuttosport, ha provato a spiegare quello che potrebbe accadere oggi al Collegio di Garanzia dello Sport in vista della sentenza sulla penalizzazione di -15 punti inflitta alla Juve. Di seguito un estratto della parole rilasciate dall’avvocato:
“L’impianto difensivo della Juve è particolarmente robusto ed individua i punti più critici della sentenza della Corte Federale d’Appello. La decisione impugnata, infatti, è l’esito di un procedimento di revisione che, rispetto al precedente giudizio da cui origina, ha visto allargarsi il perimetro accusatorio, con un’integrazione delle contestazioni a mio avviso non coerente con la specificità di quel tipo di giudizio. Anche la quantificazione dei punti di penalizzazione comminati non pare sorretta da un criterio reso esplicito in sentenza, considerando anche che la stessa Procura Federale ne aveva chiesti solo nove. Dunque, questa scelta federale sarà oggetto di un’attenta valutazione del Collegio di Garanzia, considerando l’autorevolezza dei componenti che saranno chiamati a decidere, così come la competenza di coloro che si sono già espressi in sede federale”.
Su un precedente del 2016:
“Come anticipai già tempo fa in un articolo pubblicato proprio da Tuttosport, il ragionamento utilizzato dai Giudici federali non mi convince: se c’è una norma specifica, in questo caso l’art. 31, comma 1, non si può applicare l’art. 4, che declina, per converso, i generali principi di lealtà, probità e correttezza sportiva. Infatti, proprio come sancito nella decisione n.49/2016 del Collegio di Garanzia, quella norma generale ha “natura residuale”, cioè si può applicare solo in caso di mancanza di una norma specifica che preveda e punisca un comportamento comunque antisportivo, premessa che in questo caso non sussiste, proprio per il contenuto dell’art. 31, comma 1, in materia di irregolarità contabili, come le plusvalenze. La differenza non è di poco conto, perché l’applicazione della norma specifica prevede come sanzione la sola ammenda”.