In casa Juventus la testa è piena di pensieri, non è servita la sola giornata di ieri per sbollire dalla delusione dei tre punti sfuggiti con il Milan. Sarebbe stata la prima vittoria della stagione, invece, i 2 punti in 4 partite sono tutt’ora il peggior avvio mai registrato in 60 anni di storia della Vecchia Signora. Un dato di fatto, una statistica che inevitabilmente porta a polemiche e nervosismo. “E vogliono giocare nella Juve…” (oscuriamo l’incipit della frase perché siamo dei signori…) è la frase che riassume lo stato d’animo e la tensione del tecnico Massimiliano Allegri all’uscita dallo Stadium dopo l’1-1 coi rossoneri. Nessun nome, ma un’idea su a chi in particolare fosse rivolta l’esclamazione ce la possiamo fare…
Federico Chiesa è uno di questi, sebbene il suo rendimento possa essere stato ostacolato da qualche risentimento muscolare post-Europeo, è altresì vero che la vera forma mentis dell’ex Fiorentina è ancora da vedere quest’anno, e la sua presenza è a dir poco fondamentale per il gioco ed i conseguenti risultati della Juventus. Sul banco degli imputati anche Szczensy e Rabiot, lontani da prestazioni per le quali ci hanno abituato e talvolta incantato.
Così, la Juventus non può fare altro che ritrovarsi alla Continassa per iniziare a preparare la gara contro lo Spezia; oggi è previsto allenamento in mattinata, conferenza stampa di Allegri alle 13.45 e partenza per la Liguria.
Nel frattempo il Napoli di Luciano Spalletti vola e trova la quarta vittoria nei primi 4 match di campionato, centrando così il primo posto in solitaria a quota 12. Il secco 4-0 contro l’Udinese nel posticipo fa capire alle inseguitrici la forza del gruppo azzurro, con Inter e Milan che inseguono a quota 10, un punto sopra la Roma di Mourinho e la sorprendente Fiorentina di Vincenzo Italiano.