PAOLO ROSSI – «Non ho avuto la fortuna di conoscerlo benissimo, qualche volta di sfuggita. Il ricordo indelebile di lui rimane il Mondiale dell’82: ero piccolissimo, non me lo ricordo, però le immagini sono storia. E’ stato il nostro eroe, quindi non lo dimenticheremo mai».
BARCELLONA – «Se ce l’abbiamo ancora in testa allora cancelliamocela perché bisogna voltare pagina. Dobbiamo dare continuità perché bisogna proseguire con questa voglia e questo ritmo perché adesso c’è il campionato. Queste partite ti portano grande consapevolezza, miglioramenti, e può essere un’iniezione di fiducia grossa per questa finale di anno. Dobbiamo avere la stessa voglia, concentrazione per fare delle grandi partite».
GENOA-JUVE – «Mi aspetto una gara difficile, come tutte quelle in uno stadio così importante. Loro sono una squadra brava a difendersi e ripartire, con giocatori rapidi e anche di spessore davanti. Dovremo essere bravi e attenti».
CONDIZIONI FISICHE – «Stanno tutti bene, hanno recuperato tutti e anche Morata fortunatamente sarà con noi perché è stata tolta una giornata di squalifica».
MARASSI – «Uno stadio inglese, uno stadioin cui mi è sempre piaciuto giocare ed ho fatto anche un gol bello ed importante con la maglia della Juventus e quello forse è il ricordo più veloce che mi viene in mente».
MCKENNIE – «Si sta inserendo bene, piano piano da solo comincia a capire anche meglio l’italiano, quindi con i ragazzi riesce a esprimersi meglio. Ha grande corsa, grande voglia e ampi margini di miglioramento. L’inserimento è la sua qualità migliore ma può ancora crescere tanto».
CUADRADO – «È un giocatore importante per noi, come lo è stato per la Juve in passato. Sa fare sia la fase difensiva che quella offensiva, anche se a volte lo rimprovero perché manca di concentrazione quindi lì deve migliorare perché non si deve adagiare sulle cose belle ma deve rimanere dentro la partita per 90 minuti».
LA DIFESA – «Sta crescendo la voglia di andare in avanti ed anche le squadre avversarie hanno meno possibilità di giocare nella tua metà campo quindi nella nostra testa deve esserci la voglia di andare nella metà campo avversaria con un pressing offensivo. In fase difensiva ed anche all’interno del nostro centrocampo la squadra deve essere aggressiva e mai passiva».