Le parole dell’ad bianconero suonano come messaggio criptico nei confronti delle accuse piovute addosso al club a indagine ancora in corso.
TUONO – L’inchiesta “Prisma” continua, anche se ancora ci sarà da far luce su moltissimi aspetti. Come riporta il quotidiano TuttoSport, l’amministratore delegato bianconero Maurizio Arrivabene, che non figura nella lista degli indagati, è intervenuto sulla questione trasmettendo un messaggio chiaro e deciso:
“Io sono stato sentito come persona informata sui fatti e ciò che ho detto è coperto da segreto istruttorio. Riguardo ai fatti in questione, tengo a precisare che siamo una società quotata, quindi soggetta a controlli molto rigidi da parte di tutte le autorità. Ciò che dovevamo dire lo abbiamo detto con un comunicato stampa che è stato fatto sia all’esterno, sia durante l’aumento di capitale. Noi collaboriamo con tutti, collaboriamo con le autorità con grande rispetto per il lavoro di chiunque, però come Juventus pretendiamo anche rispetto. I processi mediatici, a me personalmente e anche in qualità di amministratore delegato, non mi piacciono per niente. Bisogna basarsi sui fatti”.