Le parole dell’allenatore della Juventus dopo la gara.
REGGIO EMILIA – Ai microfoni di Dazn è intervenuto Andrea Pirlo nel postpartita di Sassuolo-Juventus. Così il tecnico bianconero.
Una Juve ancora viva
“Per mezzora respiriamo, poi ci buttiamo nelle prossime partite. Non era facile riprendersi dal Milan. Non è facile giocare col Sassuolo, abbiamo fatto una partita d’attesa con due linee strette per ripartire velocemente con gli esterni. Siamo stati bravi”
Sulle prestazioni di Buffon e Ronaldo
“I campioni nel calcio fanno la differenza. Noi ne abbiamo tanti e stasera hanno data un’impronta. Ma bisogna fare i complimenti a tutti per la partita di sacrificio. Siamo ancora vivi, mancano due partite e lotteremo fino alla fine”
Sugli esterni in campo stasera
“Niente piede invertito? Bisognava fare una partita di ripartenza, in cui andare dritti per dritti con Chiesa e Kulusevski. Rubata palla dovevamo attaccare velocemente in profondità. Loro portavano tanti giocatori sopra la linea della palla e facevano fatica nelle preventive. Li abbiamo messi in difficoltà”
Sugli errori
“Guardando le ultime partite ci siamo messi in difficoltà da soli. Abbiamo preso gol da disattenzioni singole, questo mi fa innervosire e stare male. Giochiamo nella Juve e dobbiamo essere concentrati per 100 minuti. Alla Juventus la palla pesa di più che nelle squadra, devi essere sempre concentrato. Abbiamo perso il pallone davanti all’area sul rigore ed è giusto”
Su Dybala
“È mancato tanto. Lo abbiamo avuto a disposizione a singhiozzo. Dopo tre mesi non è facile trovare la condizione. Ha bisogno di ritrovare la condizione, quando hai la testa più libera è più facile. Se fa gol come questo siamo tutti contenti”
Sull’Inter
“La testa viene prima di tutto nel calcio, negli sport e nella vita. Se hai la testa giusta puoi affrontare ogni situazione. oggi da Gigi a Cristiano abbiamo avuto un atteggiamento positivo. Ora è importante recuperare energie fisiche e mentali. Poi vedremo come gestire la gara”
La Juve ha tanti rimpianti
“Tanti rimpianti, è inutile raccontarcelo ora. In tanti momenti abbiamo abbassato la guardia e non eravamo concentrati. Non basta indossare la maglia della Juve per vincere le partite. Nel calcio moderno devi affrontare le partite con fame e capacità di soffrire. Bisogna essere coesi, poi viene il resto”