I recenti risultati deludenti ottenuti dalla Juventus sia in campionato che in Champions League devono portare ad alcune riflessioni sul futuro della squadra. La chiave di volta? Le ultime indiscrezioni parlano di un ribaltone clamoroso..
Una coltre nera sembra avvolgere i cancelli della Continassa in questo settembre che chiamare funesto appare come un lauto eufemismo. Totalizzare 2 punti nelle 5 gare del mese di settembre tra campionato e Champions League è un risultato da squadra che lotta per non retrocedere, non di certo la Juventus. Se il dato viene esteso anche ad agosto, i punti totalizzati diventano 10 in 9 partite: la media di quasi un punto a partita risulta emblematica sul periodaccio bianconero.
Quella coltre nera sembra avvolgere con più fervore due persone ben distinte, ovvero il capitano Leonardo Bonucci e Massimiliano Allegri. Il primo è stato oggetto del comunicato degli ultras Juventus, definito come una ‘vittima sacrificale’ più che un leader, nonostante i tanti anni di militanza nel club e le tante vittorie ottenute con la casacca della ‘vecchia signora’. Ma passiamo al vero nocciolo della questione, alla nota dolente. La posizione di Allegri non ha mai traballato in questo modo nelle sue sei annate sulla panchina del club più titolato d’Italia. Questa dicitura non è detta a caso: la Juventus deve essere consapevole della sua forza e non dovrebbe accontentarsi del migliorarsi ‘passettino dopo passettino’ o di fare i punti con il Benfica, partendo già sconfitti con il PSG. Dopo tutto, sfiderei chiunque a notare l’esistenza effettiva di questi fantomatici ‘passettini di miglioramento’. Per quanto riguarda i punti con il Benfica, non credo ci sia bisogno di aggiungere altro.
Da qui, urge un cambiamento che dovrebbe dare la scossa a tutto l’ambiente Juve, un ambiente che si è disabituato a vincere e abituato ai pareggi, alle porte inviolate e a numeri che lasciano il tempo che trovano, rispetto ai punti in classifica. L’indiscrezione di Tancredi Palmieri riguardo un presunto contatto tra la dirigenza ed Antonio Conte sembra fanta-mercato, visto il momento dell’allenatore italiano alla guida del Tottenham e la fiducia degli Spurs nel tecnico salentino, ma qualora si rivelasse fondata, questa indiscrezione darebbe quella scossa che tutti i tifosi stanno aspettando da tanto tempo. Se Conte dovesse essere la risposta alle critiche e la dimostrazione di una forza (non solo economica) ben venga. Con buona pace dei passettini.