La Juventus è fuori dalla Champions League. La sconfitta per 3-1 contro il PSV Eindhoven, dopo un 2-1 favorevole all’andata, manda la squadra bianconera a casa e con essa porta via ogni speranza di un cammino europeo che sembrava ancora possibile. Un altro capitolo amaro nella storia recente della Juventus in Europa, una sconfitta che ha visto la squadra perdere il controllo sin dal secondo tempo, con scelte discutibili da parte di mister Motta.
Il match di ritorno in Olanda è iniziato sotto il segno dell’equilibrio. Il primo tempo è stato sostanzialmente privo di particolari emozioni, con entrambe le squadre che hanno studiato l’una l’altra senza però creare occasioni da gol degne di nota. La Juventus ha cercato di mantenere il possesso palla, ma senza mai dare l’impressione di poter bucare la difesa olandese. Il PSV, dal canto suo, ha cercato di pressare senza mai riuscire a sfondare la retroguardia bianconera. La prima frazione si è conclusa sullo 0-0, con la sensazione che la qualificazione fosse ancora aperta e tutto fosse rimandato alla ripresa.
Il secondo tempo ha visto un cambiamento drastico nell’inerzia del match. Al minuto 55, il PSV ha sbloccato il risultato, trovando il gol del vantaggio con una bellissima azione corale. La Juventus, purtroppo, non è riuscita a reagire come ci si sarebbe aspettato. La squadra ha iniziato a faticare, a perdere il controllo del gioco e la compattezza difensiva, nonostante il 2-1 dell’andata che avrebbe dovuto dare un minimo di vantaggio psicologico.
Pareggia i conti Weah con un gran tiro da fuori area ma quando il PSV ha raddoppiato con un altro gol a metà del secondo tempo, la Juve è sembrata ormai incapace di riprendersi. Mister Motta ha cercato di scuotere la squadra con dei cambi, ma le sue scelte non hanno avuto l’effetto sperato. La sostituzione di alcuni giocatori chiave ha confuso ulteriormente il gioco della squadra, che sembrava priva di idee e incapace di reagire agli attacchi dei padroni di casa. Il PSV ha preso sempre più il controllo e la Juventus è sembrata completamente sbilanciata.
Con il risultato ancora sul 2-1, la Juventus è riuscita a portare la partita ai tempi supplementari, ma ormai la squadra era visibilmente stanca e senza la necessaria lucidità per affrontare un altro tempo, inoltre Motta aveva già esaurito tutti i cambi a disposizione. Nei supplementari, il PSV ha chiuso i conti con il gol del 3-1, un colpo definitivo che ha sancito l’eliminazione della Juventus dalla Champions League.
Il fischio finale è stato l’apoteosi di una notte deludente. La Juventus, dopo aver giocato un’andata brillante, ha visto sfumare il sogno europeo in maniera brusca e definitiva. I tifosi bianconeri, infuriati e delusi, sono rimasti pietrificati, consapevoli che la stagione europea si era appena conclusa in maniera tragica.
Nonostante le difficoltà, la responsabilità della sconfitta non può essere attribuita esclusivamente ai giocatori. Mister Motta, con le sue scelte tattiche e i cambi forse non azzeccati, non è esente da colpe. La Juventus non ha mai trovato una reazione forte, e le modifiche fatte dal tecnico non hanno certo migliorato la situazione. In una partita così delicata, le scelte di un allenatore sono fondamentali, e quella di Motta hanno lasciato i tifosi con l’amaro in bocca, visto che non sono riuscite a dare la scossa che serviva.
Il verdetto finale è impietoso: la Juventus è fuori dalla Champions League, e con essa se ne va anche la speranza di un cammino europeo che avrebbe potuto ridare slancio a una stagione che finora non ha brillato. La sconfitta di Eindhoven è una ferita brutale per i bianconeri, soprattutto perché la Juventus sembrava avere tutte le carte in regola per fare un’altra impresa. Ma il crollo nel secondo tempo, l’incapacità di gestire il risultato e gli errori tattici del mister hanno condannato la squadra. Motta avrà tanto su cui riflettere, e la Juventus dovrà fare i conti con le proprie fragilità per provare a riprendersi in campionato. La Champions è finita, ma la strada per il riscatto deve partire subito.