Il francese si racconta ai microfoni di Billionkeys
CAVALLO PAZZO – Il soprannome che Fabio Caressa ha affibbiato ad Adrien Rabiot è quello di ‘cavallo pazzo’. Il francese, quando parte in progressione, sembra veramente un cavallo pazzo e non solo grazie alla coda dei suoi capelli, ma anche per la velocità palla al piede che risiede nel suo bagaglio tecnico. Il centrocampista della Juventus è stato intervistato da ‘Billionkeys‘ per parlare della sua esperienza a Torino. Gli argomenti toccati sono stati il suo arrivo in Italia, mister Pirlo e Cristiano Ronaldo. Ecco le sue parole:
“Quando sono arrivato, a 24 anni, mi consideravo già un ragazzone. Quando ti trasferisci all’estero hai a che fare con numerosi cambiamenti. Maturi giorno per giorno, è un altro tipo di calcio, un’altra lingua e un altro modo di lavorare. La mia muscolatura? Non prendo nulla di illegale! É tutto frutto del lavoro che si svolge alla Juventus, oltre ad uno stile di vita sano. Si impara ogni giorno, con un allenatore come Pirlo non puoi che imparare. Mi aiuta a migliorare, grazie a lui ho conosciuto nuove persone. Ronaldo? La chiave del suo successo è questa: lavoro, lavoro, lavoro. Penso ad Elon Musk, capo della Tesla. Sono grandi lavoratori che non si fermano mai.”