Le strategie adottate dai bianconeri per il reparto arretrato sono tanto delicate quanto nebulose.
Meno di un mese separa la Juventus dal 4 luglio, data di via del ritiro e scintilla primogenita della nuova stagione. A Torino La dirigenza vuole accelerare i tempi per confezionare una rosa che possa, per quanto possibile, essere la più vicina alla forma definitiva. Con il mercato che può stravolgere mesi di programmazione, vivendo di improvvise accelerazioni, il reparto difensivo è destinato ad essere interessato da un profondo restyling in più fasi. Il primo passo sarà quello della conferma. Se per Leonardo Bonucci la permanenza (e chiusura di carriera) a Torino appare fuori discussione, non si può dire lo stesso per De Ligt. Il gigante olandese ha numerosi estimatori in ogni parte d’Europa, pronti a fare follie. La Juventus vuole rinnovare il suo contratto con clausola al ribasso. Il calciatore valuta le ricche offerte inglesi strizzando l’occhio al mercato. Fase due, colmare il vuoto lasciato da capitan Chiellini, che nelle ultime ore è atterrato a Los Angeles per scrivere l’epilogo della sua vicenda all’interno del rettangolo verde. Come si sostituisce un gladiatore come Giorgione? La risposta non è scontata. Per caratteristiche e interpretazione del ruolo, la dirigenza ha sondato Koulibaly, pilastro della difesa partenopea giunto al capolinea della sua esperienza sotto il Vesuvio. Ma il congolese necessiterebbe di un investimento importante che la Juventus potrebbe, invece, destinare verso altre zone del campo. Per questo motivo, la soluzione “interna” può essere una strada praticabile. L’ultimo arrivato in ordine di tempo è quel Merih Demiral che le alterne vicende sportive della Dea hanno prima allontanato e poi riavvicinato a Torino. Che fare con il turco? La sensazione è che i bianconeri cerchino acquirenti per un nuovo trasferimento. La buona prestazione di Gatti nel match di Nations League degli azzurri contro l’Inghilterra ha dato il la a riflessioni sulla promozione in prima squadra del difensore, attualmente in prestito al Frosinone. Terza fase, il ruolo di Daniele Rugani. Il centrale italiano ha finora accettato di buon grado l’impiego da riserva, ma la sua permanenza è sempre stata oggetto di valutazione in ottica mercato. Anche nella sessione che prenderà le mosse a breve Rugani figurerà tra i partenti, salvo poi disfare il bagaglio e riaggregarsi alla rosa. La ragnatela delle decisioni appare intricata in ogni caso.