Rio Ferdinand, bandiera ed ex difensore centrale del Manchester United ha raccontato alcuni retroscena dei primi periodi di CR7 nella squadra di Ferguson, in particolare il dissidio con Van Nistelrooy che gli disse di “andare al circo”, perché Ronaldo amava intrattenere il pubblico con i giochetti da freestyler piuttosto che essere concreto. Secondo Ferdinand quell’episodio ha contribuito notevolmente a forgiare il carattere vincente che contraddistingue il fuoriclasse portoghese. Come riportato da Tuttosport:
“Ruud era l’uomo dello United all’epoca. Era quello che segnava tutti i gol. Eravamo in allenamento, Ronaldo stava facendo qualche trucchetto mentre Ruud correva in area. Cristiano non gli ha passato il pallone e Ruud è impazzito. ‘Dovrebbe essere al circo, non in campo’, gli ha urlato. Ronaldo era sconvolto. Aveva 18 o 19 anni all’epoca. Alcuni ragazzi avrebbero perso la fiducia ma lui sapeva che Van Nistelrooy poteva aver ragione e da quel momento in poi si è dedicato solo a numeri, statistiche e gol”
Da questo episodio è nata la leggenda del Ronaldo che conosciamo. A tal proposito Ferdinand ha dichiarato:
“A proposito di mentalità, non conosco un giocatore più forte e determinato con cui ho condiviso lo spogliatoio. Era ossessionato anche dal vincere un allenamento e segnare l’ultimo gol. È arrivato che era solo un bambino e se n’è andato come il miglior giocatore del mondo”