La centrocampista ha parlato del suo amore per Torino e per la maglia bianconera in qualità di ospite del Fan Village delle ATP Finals.
LE PAROLE – Martina Rosucci ha raccontato tutto il suo amore per il capoluogo piemontese e per la maglia della Juventus. Un attaccamento quasi morboso e viscerale il suo, che viene fuori dalle dichiarazioni riportate dal Corriere di Torino:
Sulla città
Sono molto gelosa, nessuno può toccarmela: chi ne parla male non la conosce. Non sarà alla moda, ma è misteriosa, introspettiva, storica. La magia si respira. E Superga illumina la città dall’alto, ricordando a tutti una tragedia che deve unirci.
Sulla grandezza della Juventus
Capisco che una calciatrice possa sognare di andare al Lione, al Barcellona o al Manchester City. Se penso ad altri club allora no, non sarebbe il caso. Io sogno di rimanere alla Juve per raggiungere il top in bianconero.
Sulla sfida di UWCL di giovedì contro il Wolfsburg
Il pareggio dell’andata ci tiene in vita per il passaggio dai gironi ai quarti di Champions. Mantenere la concentrazione per 90 minuti non è stato facile con il Wolfsburg: alla fine avevo il mal di testa. Stiamo comunque iniziando ad avere la dimensione europea che vuole il nostro club. Andremo in Germania a giocarcela con una nuova consapevolezza.
Sul dislivello qualitativo fra la Juventus Women e le altre squadre di Serie A
In Italia il livello è più basso. La Juve ha venti titolari, quando entra qualcuna di noi dalla panchina le avversarie si fanno il segno della croce. Detto questo, il Sassuolo ha trovato grande continuità e la Roma ha un organico ancora più competitivo, mentre il Milan ha cambiato troppo e troppo spesso.
Sull’imminente passaggio al professionismo del calcio femminile
È una questione di tutele: gioco in A da quando avevo 16 anni, ma per lo Stato il mio è una specie hobby. Non ho tempo per fare altro, a parte laurearmi in Scienze Motorie: mi mancano due esami. Dopo gli Europei della prossima estate dovremmo firmare i primi contratti da professioniste. Stiamo lavorando per le calciatrici di domani.