10 punti. Quelli da recuperare dalla capolista Milan. Archiviata la delusione di San Siro e recuperati convinzione ed entusiasmo grazie all’ennesimo trofeo – la Supercoppa – aggiunto in bacheca la Juventus è pronta ad iniziare la rincorsa per rientrare prepotentemente nella corsa scudetto. Lo farà a partire dalla prossima gara contro il Bologna, prima delle tante finali che i bianconeri dovranno giocare e non sbagliare da qui a fine stagione per ridurre il gap di punti che lo separa dai rossoneri. Vietato errori se non si vuole abdicare proprio a un passo dal decimo scudetto di fila. Con l’infermeria ancora affollata toccherà alle “seconde linee” – se così si possono definire, in una rosa fatta di soli titolari come quella bianconera – prendere per mano la Vecchia Signora e conquistare tre indispensabili punti contro gli uomini di Mihajlovic, mai da sottovalutare per carattere e determinazione. I rossoblu, c’è da esserne certi, giocheranno la partita della vita. Per la Juventus invece proprio chi ha giocato di meno sarà chiamato ad una gara da protagonista. Federico Bernardeschi, per iniziare, potrebbe sostituire l’omonimo Chiesa, uscito dolorante dalla sfida contro il Napoli, sulla fascia. Nella supercoppa l’ex Fiorentina è entrato in campo con la giusta motivazione e intensità. Qualità che dovranno ripetersi qualora come sembra venisse schierato da titolare. Con le voci di mercato incombenti e tante occasioni buttate al vento in questi anni bianconeri fatti più di ombre che di luci, per Berna è tempo di ultime chiamate per dimostrare di poter ancora dire la sua nella Juventus. Anche Arthur potrebbe venire confermato tra i titolari dopo la gara contro gli azzurri. Da colpo estivo a oggetto misterioso, nelle innegabili qualità del brasiliano sono riposte le speranze di mettere ordine e imprevedibilità in un centrocampo che Mckennie a parte continua a non convincere a pieno. Inserire totalmente le geometrie dell’ex Barcellona, e alzare i suoi giri sin qui troppo compassati per il campionato italiano può essere manna dal cielo per la Juventus. Per farlo, però serve giocare. Ed ecco che anche Arthur, schierato sin qui meno di quanto si sarebbe potuto pensare ad inizio stagione, potrebbe far tesoro dei minuti di Bologna per dare una sterzata alla sua annata. C’è poi la difesa…con De Ligt e Demiral fuori e Chiellini in forse la sorpresa potrebbe essere Dragusin. Il giovane diciottenne di Bucarest si è messo positivamente in luce ed è ormai costantemente aggregato alla prima squadra. Pirlo punta su di lui, e il test Bologna potrebbe essere il giusto passo per verificare lo stato del suo percorso di crescita. Inserirlo nelle rotazioni in pianta stabile in ottica fututa sarebbe un vantaggio importante sotto il punto di vista sportivo, economico, e di completezza della rosa. Ecco perché anche da lui, come fatto dal “collega” Frabotta, ci si aspetta un contributo importante. La Juventus riparte da loro, e da Cristiano Ronaldo. L’uomo delle finali. Lui si, sempre in trincea pronto alla battaglia e a guidare l’assalto.
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