L’allarme lanciato dal Presidente della Lega di Serie A al Governo.
LETTERA – Paolo Dal Pino, Presidente della Lega di Serie A, ha scritto una lettera inviata al sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali e al Presidente della Figc Gabriele Gravina. All’interno di questa missiva ha voluto rimarcare la posizione della Lega nei confronti delle decisioni prese dal governo per fronteggiare il problema della pandemia nel mondo del calcio. Di seguito il contenuto della lettera, pubblicato da La Gazzetta dello Sport:
Sulla capienza negli stadi ridotta a 5000 persone:
“La decisione non è stata facile considerate le gravi perdite che essa determinerà in termini di incassi. Perdite che si aggiungeranno a quelle, gravissime, già patite nell’intero corso di questa pandemia dai nostri club con riferimento sia alla contrazione dei ricavi sia alle onerose spese sostenute per porre in essere tutte le vigenti procedure di sicurezza di accesso allo stadio. Perdite che, contrariamente ad altri settori d’impresa, hanno ricevuto ristori assolutamente minimali, inadeguati, e comunque in palese disparità di trattamento con riferimento, ad esempio, al settore cultura e spettacolo al quale apparteniamo”.
Sui ristori:
“Le società sportive auspicano che questo atto di ampia disponibilità, assunto con unanime senso di grande responsabilità, determini nel governo l’attenzione che merita un settore quale quello del calcio di vertice che, numeri alla mano, ha un ruolo economico portante nel sistema imprenditoriale italiano, in termini di fatturato e di produzione di contribuzioni erariali dirette ed indirette, che merita – per la sopravvivenza sua e dei suoi 300mila addetti – aiuti concreti in termini tanto di ristori quanto di individuazione di strumenti deflattivi che consentano l’assolvimento degli obblighi tributari e contributivi con procedure di rateizzazione coerenti alle effettive possibilità delle società, e di misure finanziarie straordinarie a sostegno del sistema calcio”.
Sull’eventualità che si possano chiudere del tutto gli stadi:
“Non ci sono evidenze scientifiche che possano far ritenere che la limitazione di capienza degli impianti sportivi, vieppiù se a cielo aperto, è utile a contenere il contagio virale. Il recente incremento dei contagi in Italia è avvenuto in un periodo in cui gli stadi sono stati chiusi per la sosta festiva” e che l’accesso agli stadi «è riservato solo agli spettatori ‘super vaccinati’ in possesso di Green Pass rafforzato, e che le società organizzatrici degli eventi sportivi profondono il loro quotidiano sforzo per osservare, e far osservare, ogni normativa in materia di prevenzione e profilassi”.
Conclusione:
“Auspico il tuo autorevole intervento per sensibilizzare il premier e il Consiglio dei ministri” a intervenire con “misure di effettivo e concreto sostegno delle nostre società che sono al lumicino della resistenza gestionale e che rischiano di gettare la spugna”