Nei giorni scorsi Matthijs de Ligt e la compagna AnneKee Molenaar hanno effettuato una visita speciale presso il reparto oncologico infantile dell’ospedale Regina Margherita di Torino.
Anche l’anno scorso il difensore bianconero e la compagna erano andati in visita sotto Natale, e quest’anno sono tornati più che volentieri. De Ligt ha portato una maglia per ogni ospite del reparto, e le ha distribuite insieme alla fidanzata, regalando anche enormi sorrisi.
La direttrice del reparto, la dottoressa Franca Fagioli ha affidato, poi, a l’emozione di quel momento alle pagine di TuttoSport:
“Sono stati fantastici, di una gentilezza disarmante nei confronti di tutti. Simpatici con le famiglie e dolcissimi con i bambini. Hanno approfittato di una nuova struttura che abbiamo penato per questo terribile periodo della pandemia. La chiamiamo la stanza degli abbracci ed è un specie di bolla di plastica che protegge da qualsiasi contagio, ma consente di abbracciarsi, per quanto avvolti in questo telo protettivo. Per i bambini è un modo fantastico per tornare ad avere contatti umani. De Ligt ha abbracciato ognuno di loro, si è reso disponibile per autografi e foto, ha risposto alle loro domande in un perfetto italiano e ha consegnato a ognuno la sua maglia. I bambini erano strafelici, eccitatissimi, hanno chiesto autografi per loro stessi o per papà, fratelli e sorelle tifose della Juventus e fan di De Ligt.“

Quello che rimane indiscussa e degna di lode è sicuramente la sensibilità del campione:
“Erano venuti anche l’anno scorso e si ricordavano tutto – ha poi proseguito la dottoressa Fagioli -. Infatti uno dei momenti più toccanti è stato quando Matthijs ha visto la sala giochi, un anno fa affollata e rumorosa, l’altro giorno silenziosa e deserta. E’ un ragazzo di una sensibilità fuori dal comune. Lui e la fidanzata sono due persone meravigliose, sempre disponibili, educati, bellissimi insieme. E’ stupefacente come abbiano imparato l’Italiano e con quale maturità abbiano portato avanti la visita. Adesso quella stanza speciale verrà utilizzata dai genitori, ma è stata inaugurata da un grandissimo campione di calcio e di vita“.