La Superlega è viva e prova un approccio diverso, dopo la notizia del suo lancio avvenuta un anno fa
SFAVOREVOLE – La “Gazzetta dello Sport” riprende questa mattina le parole del vicepresidente della Commissione, Margaritis Schinas, in merito alla Superlega e del suo tentativo di essere avviata. Di seguito, le sue affermazioni:
“La Superlega è un modello che contravviene totalmente a quello europeo dello sport. La Superlega sarebbe un circuito chiuso formato dai club più ricchi che si spartirebbero tra loro circa cinque miliardi di euro l’anno, a discapito degli altri. Questo contravviene totalmente al modello europeo dello sport. Le intese nazionali non sono nostro compito, ma la salvaguardia dell’apertura del calcio a livello europeo lo è, collegato al modello europeo di sport da tutelare». Sulla stessa linea il dirigente dell’Eca, nonché presidente del Psg, Nasser Al Khelaifi, che ha sostenuto la riforma della Champions, allargata a 36 squadre dal 2024 e che dovrebbe drenare 15 miliardi di euro in tre anni. Denaro da spartire in modo solidale. Sulla direzione di quanto sostiene Schinas: «Il calcio è fattore di coesione, diversità, ricchezza nelle nostre società, che si gioca in villaggi, scuole, cortili, stadi. Non necessariamente ha a che vedere con le associazioni calcistiche, con le élite, con il denaro. Il calcio non sarà mai una competizione tra ricchi proprietari di club che giocano tra di loro, condividono e si condividono i diritti tv per le grandi partite a scapito delle nazionali”