Il posticipo della 34^ giornata di Serie A Tim fa avvicinare la Juventus all’obiettivo quarto posto, con vista sulla terza piazza del Napoli. I bianconeri passano a Sassuolo al termine di una partita sofferta. Dybala e Kean consentono l’allungo a +8 sulla Roma. Analizziamo i principali spunti tattici del match di Reggio Emilia nel consueto appuntamento del giorno dopo.
NO PLAY NO PARTY – I neroverdi si schierano in formazione tipo, l’ormai consolidato 4-2-3-1 con Maxime Lopez e Frattesi in mediana e i tre furetti ad agire a supporto di Scamacca. Le assenze continuano a ridurre al lumicino gli uomini a disposizione di Allegri che sceglie Danilo e Zakaria in mezzo con Bernardeschi e Rabiot esterni. Davanti riposa Vlahovic, tocca a Dybala e Morata. La squadra di casa fa la partita, forte di meccanismi ben rodati e di una fluidità nella manovra ottenuta grazie ai rapidi movimenti ad allargare e a rientrare dei 4 interpreti d’attacco di Dionisi. Il primo tempo vede gli emiliani dominare sul piano del palleggio e delle occasioni, con Szczesny chiamato più volte in causa. Gli uomini di Allegri preferiscono, invece, attendere, chiudere gli spazi e cercare il lancio lungo per le punte. Maxime Lopez, cervello del centrocampo del Sassuolo, viene preso in consegna da Dybala in prima battuta. Quando però l’argentino si porta su uno dei centrali, tocca ad uno degli uomini in mediana uscire sul regista neroverde. Il compito di copertura riesce soltanto in parte in quanto Zakaria e Danilo devono stare costantemente attenti ai movimenti di Raspadori alle loro spalle. L’attacco tra le linee del regista francese e la velocità del calciatore azzurro saranno le più temibili armi in possesso del Sassuolo. Affaticati da raddoppi e da una sollecitazione costante, i centrocampisti bianconeri non riusciranno mai ad entrare nel vivo del gioco. Zakaria porterà palla nella trequarti avversaria, come accaduto in occasione della rete di Dybala. Danilo, non al meglio della condizione, faticherà parecchio a trovare posizione e tempi di gioco.
LA GARA DEGLI ATTACCANTI – La Juventus subisce gli attacchi degli uomini di Dionisi, che arrivano con grande facilità alla conclusione. Ma i bianconeri faticano anche a sviluppare il contropiede. Molto è dovuto alla difficile partita dei due attaccanti. Morata, costretto a ricevere spalle alla porta, subisce la marcatura forte di Chiriches. Dybala, invece, appare in serata no: sbaglia appoggi semplici, non regala giocate degne di nota e “lancia” la gran parte delle azioni degli avversari. L’argentino salverà la sua partita soltanto per la splendida rete, frutto delle sue doti tecniche sopra la media. La partita di Morata sarà costellata di luci ed ombre. Lo spagnolo si divorerà una buona occasione di testa nel finale di primo tempo e si vedrà negare la gioia del gol nella ripresa da un intervento prodigioso di Consigli. Nel complesso, però, la sua prestazione, seppur votata al grande sacrificio, non imprimerà una spinta di rilievo all’inerzia del match. La Juventus creerà qualche occasione in più nella ripresa, con la partecipazione più costante di De Sciglio e Bernardeschi alla fase di possesso. Dopo 10 minuti, però, Allegri effettua un doppio cambio. Fuori Rugani e Dybala, dentro Chiellini e Vlahovic. Il serbo va ad occupare la mattonella centrale dell’attacco, agendo da accentratore della manovra bianconera. Sia attaccando la profondità, sia lavorando il pallone spalle alla porta e smistandolo poi sull’esterno, Dusan tenterà di dare peso e centimetri al giro palla negli ultimi venti metri. Ben oltre la metà del secondo tempo, l’allenatore bianconero passa al 3-5-2 con l’ingresso di Kean per Morata. È proprio l’attaccante azzurro a mettere a segno la rete che decide la partita: lancio lungo di Bonucci, sponda di testa di Alex Sandro, Kean sguscia dalla marcatura di Chiriches e beffa Consigli, non perfetto nell’occasione. La Juventus porta a casa un match complicato ma assesta un colpo importante nella volata Champions. Alla squadra di Allegri bastano 4 punti per avere la matematica dalla propria parte. E chissà che non si possa agguantare anche il Napoli…