La Coppa Italia torna a Torino. La Juventus batte per due reti a uno l’Atalanta vicendo il trofeo che mancava dalla stagione 2017-2018. Gli uomini di Pirlo passano grazie alle reti di Kulusevski e Chiesa. Inutile la rete di Malynovskyi.
LA QUATTORDICESIMA COPPA – Non è passato poi troppo tempo da quella gara di campionato tra Juventus e Atalanta che aveva visto trionfare i nerazzurri. Era solo qualche settimana fa, eppure sembra essere passata una eternità dal 18 Aprile scorso. E’ un’altra Juve. E’ un’altra gara. E’ un altro secondo tempo, soprattutto.
Anche oggi è infatti stata la ripresa ad indirizzare l’incontro, questa volta in positivo per la Juventus. Dopo un bel primo tempo, come da pronostico, ricco di ribaltamenti di fronte e giocato a ritmi alti e senza risparmiarsi da entrambe, la compagine di Pirlo scende in campo per la seconda parte dell’incontro (la prima frazione aveva visto le due squadre scendere negli spogliatoi sul risultato di uno a uno grazie alle reti di Kulusevski e Malinovskyi) totalmente rigenerata.
Crolla l’Atalanta, stanca e meno abituata alla pressione di un trofeo da conquistare, ascende la Juventus. I bianconeri spezzano il ritmo degli uomini di Gasperini, prendono le misure, vincono la gara prima dal punto di vista mentale e al calcio spettacolo rispondono con una prova (finalmente) di sacrificio e concretezza. E’ la vittoria della semplicità. Quella delle piccole cose che fatte bene fanno tutta la differenza del mondo.
Al resto ci pensa il talento della rosa. E ancora una volta il destino in questo senso ha le sembianze di Federico Chiesa, che prima colpisce un clamoroso palo solo davanti a Gollini, poi ribadisce in rete l’assist di un ispirato Kulusevski per la rete della vittoria.
Se Chiesa è l’uomo copertina, il giovane svedese è il simbolo di questa Juventus. Una Juventus che impara dagli errori, si riscatta, e proprio nel finale ritrova la sua vera essenza.
Sarà il trofeo alzato (il secondo quest’anno), sarà il record (quattordici Coppe Italia vinte, una enormità) sarà la nuova maglia, ma stasera si è respirata aria di vera Juventus.