Esce con le ossa rotte la Juventus. L’esito della sfida contro l’Inter pesa. Non tanto per la sconfitta, quella può capitare, soprattutto contro squadre forti. Ma per la sensazione di non averlo proprio giocato questo Derby d’Italia. I nerazzurri hanno vinto senza neanche faticare troppo, contro una Juve troppi passiva per essere vera… Il risultato è un tracollo che a Torino rischia di essere decisivo ai fini scudetto più psicologicamente che per classifica. Già un mese fa i bianconeri si erano trovati in una situazione simile – con tanto ritardo nella lotta scudetto e demoralizzata – dopo la sconfitta contro la Fiorentina, che era però arrivata con episodi avversi, a sorpresa, e portava con sé rabbia e voglia di riscatto. Poi la vittoria contro il Milan e quella contro il Sassuolo avevano rianimato ambiente e classifica e riproposto gli uomini di Pirlo come favoriti per lo scudetto. Ora eccoci di nuovo a – 10 dal Milan, – 7 dall’Inter e al quinto posto in graduatoria. Tutto da rifare, insomma. E proprio qui sta il punto. Nel ricordarsi di averlo già fatto. Un mese fa la voglia di rivalsa aveva spinto la Juventus di nuovo sulla retta via. Ora però tra i tifosi si respira il seme della rassegnazione e dell’impotenza. Imperdonabile. Se si pensa a quanto poco sia bastato per rientrare nella lotta scudetto solo poche settimane fa. Arrendersi a Gennaio, quando manca ancora una eternità e tutto è ancora da scrivere. Quello si che è il passo per abdicare. Serve ricordarsi che li, da qualche parte, tra le macerie di San Siro c’è la Juventus che ha battuto Milan e Barcellona. E da quella bisogna ripartire. Senza sottovalutare i segnali e le cose, tante, che non vanno – Ronaldo non può giocarle tutte e una punta di riserva servirebbe, e a centrocampo qualcosa va fatto, per citarne alcune – ma senza dimenticare le assenze pesanti, gli acciacchi di McKennie, Chiesa e Morata e quanto di buono fatto vedere, anche se solo a tratti. È un bene dunque che l’occasione di rifarsi sia dietro l’angolo. Contro il Napoli si gioca la Supercoppa Italiana. E chi meglio di un trofeo per aiutare la Juventus a ritrovare sé stessa?
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