Intervistato dal quotidiano, il suo maestro di boxe Benoit Manno conferma la forza e le qualità del difensore, già lampanti ai tempi di quando le allenava
ROCCIA. Non c’è alcun dubbio: Gleison Bremer si è già perfettamente calato nella nuova realtà bianconera, dimostrando di avere i numeri per raccogliere l’eredità lasciata da Giorgio Chiellini. A confermare le sue qualità indiscusse ci ha pensato Benoit Manno, il suo maestro di boxe, che intervistato dal quotidiano TuttoSport ha raccontato qualche aneddoto di quando lo allenava:
“Facevamo una lezione a settimana, da un’ora e mezza. Cercavo di aiutarlo soprattutto nella risposta agli stimoli, perché è quello che si fa con i calciatori grossi come lui. Ovviamente, non abbiamo fatto sparring, combattimento. Ma per quel che riguarda i colpi abbiamo fatto tutto: diretto, gancio, montante. Mi aveva colpito molto la sua grande forza esplosiva nei diretti.”
Ecco altri aspetti che lo hanno colpito di lui:
“La sua maturità e la sua voglia di perfezionarsi e darci dentro pur sapendo che non sarebbe mai salito su un ring. Arrivava 10-15 minuti prima e si scaldava da solo.”