Non chiamiamola consacrazione, ma sicuramente il talento comincia ad emergere. Due goal, uno di sinistro e uno di destro, dribbling, tecnica e spregiudicatezza, questo ha mostrato Federico Chiesa nella serata di San Siro.
Un corteggiamento durato a lungo, quello tra i bianconeri e il figlio d’arte, che sembrava destinato a non concludersi in maniera positiva, prima dell’affondo decisivo di Paratici che lo ha portato sotto la Mole, pagando alla Fiorentina 40 milioni.
Ci andrà ancora tempo per la sua completa consacrazione ma Federico ha voglia di continuare a crescere e dalle parti della Continassa il materiale da cui attingere non manca, come dichiarato dal giocatore stesso al termine della partita contro il Milan:
È la concretezza che mi chiede Pirlo ed è il frutto di quanto imparo in allenamento: guardo come calciano Dybala e Ronaldo e cerco di rubare i loro segreti. Poi qui tutti mi hanno fatto capire, dal presidente ai compagni, che alla Juventus conta soltanto vincere.
La strada sulle orme del padre è sicuramente ancora lunga, ma il talento comincia ad emergere. Chiesa può essere il simbolo della Juve che verrà, in attesa che il talento si trasformi in consacrazione.