Federico Chiesa resta il trascinatore di una Juventus ancora ben lontana dalla sua forma migliore
AL CENTRO DEL VILLAGGIO – Fabio Caressa, durante gli Europei vinti dalla nostra nazionale lo definiva in questo modo, dopo ogni gol: “la Chiesa al centro del villaggio“. Mai definizione fu più azzeccata per Federico Chiesa, vero e proprio trascinatore di una Juventus che ha bisogno di spalle possenti per essere portata in alto. Già, perché questa Juve stenta a camminare, soprattutto senza il suo numero 22. Il suo impiego dal primo minuto ha portato i frutti sperati nella trasferta di La Spezia: un gol e tanto sacrificio per la squadra, ma gestendo le forze nell’arco dei 90 minuti. Massimiliano Allegri parlava proprio di questo nella sua frase: “Chiesa deve capire di giocare per la Juventus“. All’ex Fiorentina veniva imputato il fatto di non riuscire a gestire le energie, di essere ‘poco intelligente’ in alcune fasi della partita. La risposta sul campo è arrivata contro lo Spezia, partita in cui Federico ha giocato ben 84 minuti, prima di abbandonare il campo per un problema al flessore che lo aveva tormentato già prima della trasferta di Napoli. Che sia sbocciato il matrimonio tra Chiesa ed Allegri?