Non c’è pace per la ‘Joya’ che non riesce a smaltire il problema al collaterale. C’è apprensione in casa Juve
RAMMARICO – La luce in fondo al tunnel sembra ancora lontana per Paulo Dybala. Il fenomeno bianconero, che in un primo momento sembrava pronto per la partita in casa del Crotone, è stato escluso dalla lista dei convocati di Andrea Pirlo per il solito, maledetto dolore al collaterale del ginocchio. L’argentino continua a lavorare per poter tornare finalmente a calcare il campo e scacciare via i fantasmi che lo tormentano dal 10 gennaio, nella partita contro il Sassuolo.
LE PAROLE DELL’ESPERTO – Per provare a comprendere il problema che affligge il 10 bianconero, Tuttosport ha riportato le parole dell’esperto, il dottor Fabrizio Tencone (ex medico della Juve), che ha spiegato come il modo di giocare di Paulo va a sollecitare il problema. Di seguito le parole di Tencone:
“Ci sono tre gradi di lesioni. Nel terzo grado c’é una rottura completa del legamento, nel secondo una rottura parziale, nel primo una rottura minima. Dunque nel caso di Paulo l’infortunio è di gravità limitata. Peraltro l’aspetto fortunato è dovuto al fatto che il legamento collaterale mediale guarisce, al contrario di altri legamenti del ginocchio. Ma proprio perché il legamento guarisce, formando una piccola cicatrice, continua a far male per molto tempo: continua a dare delle fitte, o piccole fitte. Questo aspetto, peraltro spesso spaventa l’atleta, che teme di non essere a posto. Invece è proprio la rigidità da guarigione a dare la sensazione che il legamento ‘tiri’. Soprattutto in una tipologia di gioco come quella di Dybala che è fatta di torsioni, di cambi di direzione, di tanto lavoro calciando a giro, di piatto. Si tratta di movimenti che sollecitano molto il collaterale mediale.“