Una Juve pragmatica batte per 3-1 l’Atalanta, con sofferenza, ma consapevolezza delle proprie capacità
TORINO – La cornice dell’Allianz Stadium, che ha finalmente riabbracciato i tifosi della Juventus, ha reso un’amichevole tra i padroni di casa e l’Atalanta una partita carica di speranza per il futuro. Non solo per gli 11.000 spettatori presenti (si spera possano diventare sempre di più), ma anche per Massimiliano Allegri. La sua idea di Juve si vede eccome: atteggiamento attendista, ma grande rapidità per tramutare l’azione da difensiva a offensiva. La sblocca Paulo Dybala al nono minuto del primo tempo, al termine di una bella azione tra Ronaldo, Chiesa e, appunto, la ‘Joya’. I bergamaschi, tuttavia, hanno nell’aggressività e nella pressione il loro marchio di fabbrica e riescono a mettere la vecchia signora alle corde, soprattutto nell’azione che porta al rigore (trasformato da Muriel): penetrazione di Freuler, Bonucci è costretto a stenderlo in area. Lo spartito del match è sempre lo stesso, con gli orobici che cercano di stanare l’avversario e i bianconeri che, grazie alle giocate dei singoli, riescono ad eludere il pressing e ripartire velocemente. Bernardeschi segna un gol da cineteca e, allo scadere, Morata segna il più facile dei gol dopo l’assist di Kulusevski.